Olio di oliva e gdo: il punto della situazione da Evolio Expo

Da Evolio Expo visioni su come valorizzare il comparto dell'olio in gdo, trasformandolo da reparto di traffico a destinazione
Credits to Mark Up-Gdoweek

Dopo un anno caldissimo sul fronte dei prezzi, nel  2025 il sentiment tra gli addetti ai lavori del mondo dell'olio di oliva è di un riequilibrio con meno spazio all'olio Evo. Evo che nel 2024 ha raggiunto un fatturato nella gdo e nei discount di 1,45 miliardi di euro (per 150 milioni di litri), il 2% in termini di peso sul totale del food. Un riequilibrio che segue un 2024  nel quale, secondo la ricerca di Circana presentata ieri a Bari a Evolio, salone specializzato dell'Olio Evo, organizzato da Senaf, e che si concluderà domani, il comparto ha registrato una minore incidenza dell'efficacia delle promozioni passata dal 50-60% al 45,4%. I prezzi dell'olio Evo sono raddoppiati rispetto al periodo pre-covid, in media del 30,3% l'anno scorso, e nel quinquennio 2019-2024 si è passati da 4,49 euro per litro a 9,69, provocando fino a 32 milioni di litri in meno rispetto al 2019.

Un problema di produzione

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I maggiori rincari e minori volumi proprio al Sud, fino a 16 milioni di litri in 5 anni. Dalla ricerca Circana, illustrata durante il focus sul mercato dell'olio organizzato da Mark Up e Gdoweek sotto la direzione dei lavori della direttrice delle due riviste, Cristina Lazzati, è emerso che, sempre nel 2024, sono cresciuti i formati da mezzo litro. Quelli da 0,75 l per contenere la battuta di cassa hanno guadagnato in valore l'equivalente di 75 milioni di euro, mentre quelli da un litro ne hanno persi 44. La parola d'ordine è stata razionalizzare l'offerta sugli scaffali, dando più spazio a olio di qualità 100% italiano e dop, tanto più che le referenze di olio 100% italiano sono cresciute da 25 a 29, con corrispondente riduzione di quelle di comunitario ed extracomunitario.

Le parole d'ordine per il futuro sul comparto olio

Sulle imprese di settore il risultato è stato che (in volume e valore) il leader di mercato è cresciuto ancora negli ultimi 4-5 anni e così il suo immediato inseguitore, mentre si è ridotta la quota di quelle medio-grandi con fatturato sia superiore che  inferiore ai 50 milioni di euro. Novità poi si profilano, come è emerso da un'altra indagine presentata durante il focus da Marilena Colussi, per i reparti olio che vanno ripensati, devono essere più chiari, informativi e coinvolgenti per i consumatori, non più solo di traffico o passaggio, ma di destinazione, di scelta precisa.

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