Observability in Italia: un’opportunità ancora da cogliere

Un report Splunk mostra come molte aziende italiane siano ancora nelle fasi iniziali dell’implementazione dell’observability, con segnali di miglioramento nei settori più avanzati

La complessità degli ambienti IT mette spesso a dura prova i dipartimenti che ne hanno in mano la gestione. Con l’adozione crescente di applicazioni cloud-native e infrastrutture basate su microservizi, funzioni serverless e tecnologie container, non è semplice tenere traccia dei problemi quando si verificano né è semplice capirne l'origine: i metodi tradizionali di monitoraggio non sono adeguati a gestire la complessità di queste architetture. Ed è qui che entra in gioco il concetto di “observability”.

L'observability sfrutta tre tipologie di dati di telemetria -metriche, log e tracce- per fornire una visibilità profonda sui sistemi distribuiti, consentendo dunque ai team IT di risalire rapidamente alla causa di problemi e migliorare le prestazioni complessive dei sistemi stessi.

Observability: un report per capire a che punto siamo

Proprio di Observability si occupa un report recente rilasciato da Splunk, società specializzata in cybersecurity e observability acquisita in questo 2024 da Cisco, che ne analizza l'importanza crescente nei complessi ambienti IT moderni, evidenziando come questa pratica sia diventata un fattore chiave per la competitività aziendale.
Lo studio, intitolato “The State of Observability 2024” ha coinvolto oltre 1.850 responsabili IT, tra cui anche professionisti italiani attivi in vari settori, retail incluso.

Secondo il report, le organizzazioni che adottano pratiche avanzate di observability vedono un ritorno annuo sugli investimenti di 2,6 volte rispetto a quelle meno mature. Questi risultati si manifestano in termini di efficienza operativa, aumento della produttività degli sviluppatori e riduzione dei tempi di inattività. Soprattutto, tema questo centrale per tutte quelle organizzazioni che devono ridurre i downtime per garantire esperienze digitali senza interruzioni, implementare una strategia di observability consente di risolvere i problemi con maggiore rapidità e precisione.

Le fasi della maturità dell'observability

La ricerca fa riferimento a un vero e proprio quadro di maturità dell’observability che si sviluppa attraverso quattro fasi: visibilità fondamentale, insight guidati, risposta proattiva e workflow unificati. Le organizzazioni che hanno raggiunto il livello più alto nel loro percorso di maturità sono in grado di dedicare più tempo all'innovazione, migliorando le prestazioni aziendali nel loro complesso.

Dal punto di vista delle tecnologie in campo, il report evidenzia da un lato l’importanza dell'adozione OpenTelemetry, uno standard open source che permette una raccolta di dati più efficiente e riduce la dipendenza dai fornitori, ampiamente utilizzato dalle organizzazioni più mature per migliorare la resilienza e abbassare i costi operativi, dall’altro il peso crescente di tecnologie di intelligenza artificiale e machine learning in questo ambito. Ai e ML hanno ulteriormente potenziato le capacità di observability e oggi il 97% degli intervistati li utilizza per automatizzare l'analisi dei dati e accelerare la risoluzione dei problemi, riducendo i falsi allarmi e migliorando l'accuratezza nell’individuazione delle anomalie.

La situazione italiana

Per quanto riguarda il nostro Paese, molte aziende sono ancora nelle fasi iniziali dell'implementazione di pratiche avanzate di observability, con quasi il 65% degli intervistati che si trova agli inizi e solo il 5% che può essere considerato in una fase di reale maturità. Di conseguenza, queste organizzazioni meno di altre sono in grado di misurarne i reali benefici, come il miglioramento del tempo medio di ripristino (MTTR) e l'accelerazione dell'innovazione. Solo il 22% delle aziende italiane ha riscontrato una significativa riduzione dei tempi di risoluzione dei problemi, contro il 34% globale, e l'11% è in ritardo nel lancio di nuovi prodotti digitali, quasi il doppio della media mondiale.

Anche il finanziamento delle iniziative di observability è inferiore in Italia, con solo il 15% delle aziende che destina fondi sufficienti rispetto al 28% a livello globale. Tuttavia, segnali di miglioramento sono evidenti, specialmente nei settori nei quali le organizzazioni investono maggiormente nella transizione digitale.

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