Uno dei principali cambiamenti in atto nella società occidentale riguarda l’impatto che le nuove tecnologie hanno sull’organizzazione del tempo e del lavoro delle persone. Per esempio la connessione di tutti con tutti ha reso possibile la nascita e lo sviluppo della sharing economy, ovvero la produzione condivisa di beni e servizi da condividere a loro volta. Allo stesso tempo le tecnologie informatiche hanno reso sempre più sfocato il confine tra lavoro e tempo libero, lasciando che strascichi sempre più corposi di lavoro si insinuassero fuori dagli orari contrattuali e fuori dalle forme canoniche. La tendenza che incontriamo in questo numero nasce da queste due spinte ed è rappresentata dalla scelta, intrapresa da sempre più persone, di ridefinire le proprie priorità e il proprio stile di vita all’insegna del “vivere lentamente”. Chi sono queste persone, che definiremo downshifter, e quali sono le loro motivazioni? Le facciamo spiegare da un rappresentante immaginario di questo target, in un’intervista plausibile, ma mai avvenuta.
L’articolo completo su Mark Up n. 247