A gennaio la Commissione per l’agricoltura e lo sviluppo rurale ha pubblicato l’invito a presentare le proposte per il co-finanziamento delle azioni di informazione e promozione a favore dei prodotti agroalimentari UE sulla base del Regolamento Ue 1144/2014 e del Work Programme 2017, che ha fissato la dotazione finanziaria per l’anno in corso e introdotto alcune modifiche nelle priorità tematiche rispetto a quelle del 2016. L’analisi del nuovo quadro può facilitare gli organismi proponenti nel fissare gli obiettivi e nell’individuare le proprie strategie. Come annunciato, la quota di finanziamento complessiva a disposizione dei beneficiari è stata innalzata del 19,5%, arrivando a 133 milioni di euro. Cala parallelamente il budget disponibile per i programmi semplici (-7,2%), mentre aumenta considerevolmente quello per i programmi multipli. Coerentemente con quanto dichiarato a suo tempo dalla Commissione sulla nuova strategia promozionale, l’orientamento dell’Unione privilegia le azioni sui Paesi terzi e il networking, ovvero il lavoro di squadra tra organismi di differenti Paesi membri, allo scopo di trovare nuovi sbocchi commerciali e sostenere il consumo dei prodotti Ue all’estero. Per quanto riguarda i programmi semplici sul mercato interno è stato eliminato il topic specifico sui prodotti lattiero caseari e quelli a base di carne suina. Modifiche più importanti sono infine quelle a carico dei programmi semplici sui Paesi terzi, in cui sono stati cambiati taluni raggruppamenti di aree geografiche ed è stato inserito un budget specifico per la carne bovina.Relativamente ai programmi multipli, per i quali nel 2016 era previsto un solo topic, per il 2017 si è proceduto a suddividere il relativo budget tra mercato interno e Paesi terzi, così come già previsto per i programmi semplici, e ad inserire una tematica nuova con uno stanziamento di 15 milioni di euro: agricoltura sostenibile e ruolo del settore agroalimentare sul clima e sull’ambiente. Tale tematica è attivabile solo nell’ambito del mercato interno.Sicuramente tali cambiamenti sono frutto anche della valutazione da parte di Chafea dei progetti presentati con la precedente call di aprile 2016 (di cui ai link seguenti è possibile leggere le principali statistiche: http://ec.europa.eu/chafea/documents/agri/statistics-simple-call-2016_en.pdf - http://ec.europa.eu/chafea/documents/agri/statistics-multi-call-2016_en.pdf). I programmi approvati nel 2016, di cui 60 programmi semplici (su 199 presentati) e 6 programmi multipli (su 27 presentati), stanno per avviare ora le rispettive campagne informative e promozionali. I prodotti più interessati dalle campagne sono stati gli ortofrutticoli (30% dei programmi), seguiti dalle carni (17%) e dai prodotti lattiero-caseari (15%), a dimostrazione dell’importanza di una politica di promozione a sostegno di settori che si trovano in situazioni di mercato difficili. Dei 60 programmi semplici approvati solo 10 sono italiani (su 45 presentati) e solo in 3 di quelli multipli è italiano il capofila. Si auspica che il “bottino” 2017 (l’invito chiude il 20 aprile) sia per il nostro Paese migliore, grazie anche all’esperienza progettuale già fatta.
Novità in vista per le promo Ue agroalimentari
Dotazione finanziaria 2017 aumentata a 133 milioni di euro e cambiamenti nelle priorità tematiche (da Mark Up n. 256)