Torna, anche quest’anno, la campagna ‘Sai se hai la SA Scegli il tuo futuro’ promossa da Novartis, e sviluppata per dare ai cittadini l’opportunità di avere informazioni sulla spondilite anchilosante (SA) dalla figura professionale più consona - il reumatologo - nel luogo di riferimento della salute all’interno delle città: la farmacia: “E’ partito proprio in questo mese di sensibilizzazione sulla spondilite anchilosante il progetto ‘Reumatologo in farmacia’ ulteriore capitolo di informazione della campagna SaichelaSA – racconta Angela Bianchi, country head of communications & pharma patient advocacy Novartis -. Alcune farmacie italiane tra Lombardia, Piemonte, Lazio, Campania, Emilia Romagna e Sicilia metteranno a disposizione dei loro clienti uno specialista in reumatologia e materiale informativo specifico per rendere visibile questa patologia nascosta e accorciare i tempi di diagnosi e trattamento”. Per supportare l’iniziativa Novartis ha anche coinvolto, nelle varie realtà locali, le istituzioni dei farmacisti (Federfarma e Fofi) oltre ai distributori di zona.
Il percorso diagnostico-terapeutico di chi soffre di spondilite anchilosante è piuttosto complicato, con continui rimandi dal medico di medicina generale all’ortopedico, dall’osteopata al neurologo, prima di arrivare dal reumatologo e dare un nome alla propria condizione e trovare una cura efficace. Un ritardo della diagnosi che oscilla tra i 7 e gli 8 anni, come evidenziato dai risultati del sondaggio Emas (European Map of Axial Spondyloarthritis). Secondo questa ricerca, inoltre, il 74% delle persone affette da SA intervistate, dichiara di avere difficoltà a trovare un lavoro a causa della malattia, il 62% di aver sofferto di un disagio psicologico, con un rispondente su tre che ha manifestato ansia e/o depressione.
In Italia, la spondilite anchilosante colpisce più di 40.000 persone. È una patologia dolorosa e spesso progressivamente invalidante, causata da un’infiammazione della colonna vertebrale che può determinare danni irreversibili. Si tratta di una malattias che colpisce maggiormente i soggetti giovani di sesso maschile e di età superiore ai 25 anni. Fino al 70% dei pazienti che soffrono della forma severa di SA sviluppa, nel corso di qualche anno, fusione dei corpi vertebrali con significativa riduzione della mobilità della colonna.