Si chiama Ugo, è realizzato dalla startup omonima, ed è un innovativo servizio nato per sostenere le persone fragili e le loro famiglie, messo da Novartis gratuitamente a disposizione dei pazienti in trattamento per patologie della retina. È il primo esempio in Italia di caregiving on demand in area oftalmica e risponde a una concreta necessità di assistenza per persone che vivono una condizione invalidante. Il servizio assicura a questi pazienti, spesso ipovedenti, la possibilità di affrontare con regolarità e senza ostacoli il percorso di cura nel quale sono impegnati.
L’occhio è esposto a malattie croniche, degenerative e invalidanti che necessitano di un trattamento continuativo nel tempo quali il glaucoma, le retinopatie e la degenerazione maculare senile. Quest’ultima, nella sua forma umida o essudativa, è considerata la principale causa prevedibile di grave perdita della vista e cecità negli adulti over 65, con un impatto stimato in 20-25 milioni di persone in tutto il mondo.
Gli operatori di Ugo garantiscono un supporto logistico, fisico e psicologico al paziente e ai suoi familiari, fornendo l’assistenza necessaria per accedere correttamente a tutti gli appuntamenti di terapia e follow-up ospedalieri, gestire gli orari e le regole del reparto, orientarsi nella struttura, affinché sia sempre salvaguardata la continuità e l’appropriatezza terapeutica.
“La collaborazione con Ugo ci permette di offrire un aiuto concreto ai pazienti con patologie alla retina, assicurando loro un’assistenza qualificata nella gestione della terapia - sottolinea Luca Vergari, head of franchise Ophtha di Novartis Italia - Per la nostra azienda, essere vicini a questi pazienti significa non solo mettere a loro disposizione farmaci innovativi ma anche individuare soluzioni che possano sostenere l’efficacia del percorso terapeutico in cui sono impegnati e allo stesso tempo sollevare le strutture sanitarie da ulteriori oneri organizzativi. Si tratta di una doppia esigenza che oggi, in un contesto ancora condizionato dalle difficoltà dell’emergenza Covid-19, è avvertita in modo particolare e che Novartis intende contribuire a soddisfare”.