È sempre più un’agricoltura 2.0 quella fotografata da Nomisma: il 61% degli agricoltori italiani utilizza quotidianamente Internet per le proprie attività in campo, il 95.6% utilizza pagine web e banche dati online a supporto della gestione dell’azienda agricola e tra questi, il 35.2% lo fa per avere informazioni meteo mentre l’11.2% si tiene aggiornato sui prezzi dei prodotti agricoli. Sono i dati salienti emersi dalla ricerca su digital, tecnologia e agricoltura presentata da Nomisma all’interno del programma culturale di #FoodPeople. La mostra per chi ha fame di innovazione, progettata e realizzata dal Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, che vede come partner Image Line, specializzata nei servizi informatici per le aziende agricole, e Regione Lombardia - Direzione Agricoltura.
I device mobili consentono di controllare anche in esterno previsioni meteo e attivare i programmi agricoli -come per esempio concimazioni e difese colturali- mentre qualcuno si spinge anche verso la compilazione di moduli tecnico-amministrativi. “L’agricoltore -dichiara Ivano Valmori, fondatore di Image Line, azienda che opera nel settore dell'informatica applicata all'agricoltura- passa giornate intere in campo e solo grazie a smartphone e tablet oggi può sfruttare al meglio il tempo a disposizione”.
"Lo studio mette in luce come l’utilizzo di internet e dell’ICT in generale sia una pratica diffusa tra gli agricoltori - ha affermato Denis Pantini, direttore area agroalimentare di Nomisma - l’ICT riduce il divario generazionale, diventa strumento di business per gli agricoltori di tutte le fasce d’età”. I più giovani utilizzano internet in funzione commerciale, in logica market oriented; i più anziani adottano il web a sostegno del lavoro agricolo, in logica product oriented.
Lo studio rivela un elevato interesse verso i droni, il 43% li conosce e sarebbe interessato ad utilizzarli per gestire e monitorare le proprie coltivazioni, mentre il 2,1% già li utilizza. Emerge inoltre che gli agricoltori vedono le nuove tecnologie anche come mezzo per dialogare con il consumatore e raccontare direttamente la storia dei propri prodotti: frutta, verdura, vino, olio, e delle attività connesse che realizzano come ad esempio agriturismo, fattorie didattiche e simile. Il 20,4% degli agricoltori ha un proprio sito web e, di questi, il 26,4% consente al consumatore di acquistare prodotti online.