Nello shopping online le nuove tecnologie restano di nicchia

La ricerca Vtex-Doxa mostra come lo shopping digitale sia parte integrante della quotidianità, tuttavia, l’Ai e la realtà aumentata restano poco utilizzate, frenate da una limitata conoscenza tra i consumatori

Lo shopping digitale è ormai parte integrante della quotidianità degli italiani; tuttavia, le nuove tecnologie e le soluzioni innovative restano ancora poco conosciute e utilizzate.
Sono questi i dati salienti che emergono dalla ricerca “Evoluzione dell'Acquisto Online - Comportamenti e Nuove Modalità di Shopping”, realizzata da Vtex in collaborazione con Doxa.

Dalla ricerca, condotta su un campione di 1.000 persone, rappresentativo del compratore medio italiano online, emerge che l'uso dei canali digitali per gli acquisti è consolidato: il 40% degli intervistati acquista online settimanalmente, e il 50% ha aumentato sia la frequenza che la varietà dei prodotti acquistati sul web.

Poco utilizzate le nuove leve tecnologiche online

Al di là di queste numeriche, c’è un aspetto interessante che la ricerca di Vtex ha voluto portare alla luce: la conoscenza, la consapevolezza e l’abitudine all’utilizzo di modalità di acquisto mediate o supportate da nuove leve tecnologiche. Perché è proprio qui che emerge la riluttanza del consumatore.

La ricerca evidenzia infatti come le nuove modalità di acquisto online, rimangono appannaggio di una nicchia di consumatori, principalmente giovani e persone con elevata capacità di spesa. Fanno naturalmente eccezione intelligenza artificiale (Ai) e realtà aumentata/virtuale (AR/VR), più conosciute e apprezzate. L’Ai è conosciuta da oltre il 60% degli acquirenti digitali, interessati a sfruttarne i benefici, soprattutto in termini di servizio e assistenza durante tutto il processo di vendita, mentre AR/VR vengono utilizzate da un digital shopper su 10, soprattutto per la visualizzazione e personalizzazione dei prodotti.

Il social commerce è noto a metà dei consumatori digitali, ma solo uno su dieci lo ha sperimentato: in questo caso l’ interesse maggiore si riscontra tra i giovani che ne apprezzano i vantaggi in termini di possibilità di accedere a offerte esclusive e raccomandazioni personalizzate. Anche il live shopping è conosciuto, ma utilizzato solo dal 7% del campione, che apprezza il suo approccio comunitario e interattivo. Infine, il concierge shopping e il conversational shopping, modalità più personalizzate, risultano poco diffuse; chi le ha provate apprezza rispettivamente l’accesso a prodotti esclusivi e l’assistenza 24 ore su 24.

Vtex è una realtà internazionale, che offre una piattaforma di eCommerce rivolta alle aziende di livello enterprise. Lavoriamo con grandi nomi della gdo e della distribuzione specializzata, con organizzazioni complesse e strutturate. Questa ricerca, giunta alla sua seconda edizione, mira a comprendere le abitudini degli acquirenti online italiani, fornendo ai nostri clienti preziosi insight per ottimizzare le performance, i siti e le strategie di eCommerce.

“C’è un problema di conoscenza importante, legato all’utilizzo di queste tecnologie -spiega Fabrizio Cascianelli, head of sales and marketing della società-. Le basse percentuali di utilizzo registrate da alcune tecnologie sono legate alla mancanza di conoscenza, il che suggerisce che molti potrebbero non comprenderne ancora appieno le potenzialità. Dai dati della nostra ricerca emerge infatti che l'interesse tende a crescere tra chi ha già sperimentato queste tecnologie: chi le ha provate si mostra entusiasta, evidenziando che il vero ostacolo non è la mancanza di interesse, ma piuttosto una limitata conoscenza di queste opzioni d’acquisto”.

Meno pc, più conversational shopping

Per quanto riguarda le altre evidenze emerse dalla ricerca, gli acquisti online degli italiani continuano a concentrarsi principalmente su prodotti e servizi non alimentari, con una media di quasi tre acquisti mensili, mentre la spesa alimentare online si limita a una volta al mese. I consumatori tendono a fare shopping online nei momenti di relax: il 65% degli acquisti avviene la sera, nei fine settimana o nel pomeriggio. Questi dati si riflettono anche sulle tipologie di dispositivi utilizzati: lo smartphone è il dispositivo preferito da 8 acquirenti su 10.

“Interessante -osserva Cascianelli- è la crescita di oltre il 50% nell'uso dei canali vocali, come il conversational commerce, e altre nuove modalità di acquisto che stanno guadagnando terreno nel mercato. Al contrario, il pc mostra un calo del 10% nell’utilizzo negli ultimi anni, un segnale evidente di come i consumatori si stiano orientando sempre più verso i dispositivi mobili per i loro acquisti”.

In generale, comodità e convenienza sono i driver degli acquisti online: la possibilità di ricevere i prodotti a casa e i prezzi competitivi sono i principali vantaggi per un digital buyer su due. Anche nella selezione della piattaforma di acquisto, prezzo e spedizione gratuita risultano fondamentali per 6 acquirenti su 10, mentre l’affidabilità del sito e la qualità del servizio (tempi di consegna, resi, tracciamento) sono rilevanti per molti. Per i pagamenti, prevalgono le opzioni percepite come sicure, come PayPal e carte prepagate, mentre l'uso di pagamenti rateizzati sta crescendo, sostenuto da servizi come PayPal.

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