Nella Smart Factory Immersive Experience si guarda al futuro

Una scena dinamica della Smart Factory Immersive Experience di Porsche Consulting. Mostra un ambiente di produzione futuristico con tecnologie avanzate come automazione, intelligenza artificiale e connettività. Enfatizzare la sinergia tra competenze umane e tecnologia, illustrando l'intelligenza artificiale causale, l'analisi previsionale e la visione artificiale –ar 16:9
L’Italia è seconda in Europa per valore degli investimenti, ma venticinquesima per efficienza produttiva

Oltre 100 aziende con fatturato cumulato di 267 miliardi di euro, focus su investimenti tecnologici, intelligenza artificiale, e importanza del capitale umano per migliorare efficienza e competitività del settore manifatturiero italiano si sono incontrate in occasione della “Smart Factory Immersive Experience”.

L'evento è stato ospitato nello stabilimento di Philip Morris Manufacturing & Technology Bologna, la più grande fabbrica italiana costruita ex-novo negli ultimi 20 anni, a sottolineare l'importanza degli investimenti tecnologici. Un dato nazionale emerge: con oltre 5 miliardi di euro investiti in tecnologie -il 20% del totale allocato in Europa- l'Italia è il secondo Paese per valore assoluto di investimenti dopo la Germania. Il Piano Nazionale Impresa 4.0 e il Piano Transizione 4.0 del Governo hanno messo in evidenza la manifattura, un settore che rappresenta un quinto del Pil italiano. Ma qui si segnala un problema: nonostante gli investimenti, l'Italia si trova al venticinquesimo posto per efficienza manifatturiera, con settori come la meccanica e la meccatronica che perdono quote di mercato nell'export globale.

Alcuni numeri utili

- Il 20% degli investimenti tecnologici in Europa è in Italia

- 25° posto per efficienza manifatturiera dell’Italia

- 3,3 miliardi di euro spesi dalle aziende italiane nei primi tre mesi del 2024

- IA: +20% in accuratezza delle decisioni

- IA: +10 in efficienza della pianificazione

- 33.700 tecnici e ingegneri necessari entro il 2030

Strategia per il successo

La stella polare dev’essere il vantaggio competitivo di prodotti e/o servizi ed oggi negli investimenti è necessario un cambio di paradigma. "Le tecnologie non sono il punto di partenza, ma il pezzo di un puzzle complesso", ha notato Giovanni Notarnicola, partner di Porsche Consulting, Automazione, capacità computazionale e connettività, se combinati correttamente, possono dare la flessibilità necessaria per affrontare contesti mutevoli e imprevedibili. Quindi “non basta adottare le ultime tecnologie -ha ribadito Matteo Zompa, director manufacturing di Philip Morris Manufacturing & Technology Bologna-  ma è fondamentale investire sul capitale umano e sulle competenze future”.

L’approccio difficile all’intelligenza artificiale

L'intelligenza artificiale gioca un ruolo cruciale, Sebbene oggi gli investimenti globali siano concentrati sulla GenAI, a rivoluzionare il settore industriale stanno pensando altri approcci, come la causal AI, i foresight analytics e la stessa computer vision. Queste tecnologie possono incrementare fino al 20% la velocità e l'accuratezza delle decisioni strategiche e fino al 10% l'efficienza della pianificazione.

Un altro pezzo fondamentale di questa trasformazione è il fattore umano. In Italia, la carenza di competenze è un problema significativo: entro il 2030 saranno necessari oltre 33.700 tecnici e ingegneri nel manifatturiero, ma nei prossimi cinque anni sarà coperto solo un terzo della domanda di ingegneri elettronici, meccatronici e meccanici. "Contribuire alla visione aziendale globale richiede adattamenti - ha sottolineato Alessio Preti, Director Industrial Strategy di Philip Morris - è necessario lavorare su velocità ed efficienza, rafforzando sempre di più la centralità delle nostre persone". Quando la tecnologia uniforma il livello di competizione, il valore umano ritorna a fare la differenza grazie alle idee, alla motivazione e ai valori.

 

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