Secondo una ricerca condotta da Vanson Bourne e Atlantic Technologies tra le priorità dei Chief Information Officer (Cio) delle aziende italiane di beni di largo consumo (Cpg) ci sono l’automazione nel marketing, la migrazione al cloud e il miglioramento dell’esperienza dei dipendenti. E proprio per questo per i prossimi tre anni le stesse prevedono di aumentare del 12% il budget per l’adozione di soluzioni ad hoc.
Dallo studio emerge che, nonostante la maggior parte delle aziende siano evolute dal punto di vista tecnologico e oltre la metà afferma di disporre già di strategie in questa direzione, a rallentare la digitalizzazione sono la dipendenza dai processi manuali e la mancanza di competenze, oltre alla scarsa cultura in tema di innovazione.
“Come Atlantic Technologies -afferma il Ceo Fabio Momola-, siamo al fianco delle aziende del Cpg per aiutarle ad affrontare il loro percorso di digitalizzazione in ambito Erp, Crm e Bi, da un lato grazie alla solida expertise sulle soluzioni che implementiamo e dall’altro all’esperienza che abbiamo maturato in questo settore”.
I Cio verso investimenti per il data-driven
Gli esperti It delle aziende italiane sono d’accordo: un approccio data-driven è essenziale per avere a disposizione la verità dei fatti composta da dati che permettono di garantire soluzioni precise. Un approccio che deve anche contemplare la condivisione dei dati tra i diversi team aziendali.
“Se da un lato i Cio prevedono un aumento di budget per le soluzioni tecnologiche -spiega Rowan Haslam, research manager di Vanson Bourne-, dall’altro vedono una serie di difficoltà legate a un approccio culturale ancora poco incline al digitale e a strategie manageriali che non puntano sull’utilizzo dei dati su larga scala. Ciò a discapito del business e del rapporto con il cliente che, al contrario, potrebbe beneficiare ampiamente di un approccio data-driven”.