A due anni dall'avvio del suo piano di sostenibilità, il Gruppo Monini traccia il suo primo bilancio sottolineando di aver piantumato quasi mezzo milione di ulivi tra Toscana, Umbria e Puglia. Questa attività rientra nell'obiettivo di realizzare un nuovo polmone verde da un milione di alberi entro il 2030 secondo le linee guida della strategia europea From Farm to Fork Strategy che mira a dimezzare l’uso di pesticidi chimici e promuovere l’agricoltura biologica. Oltre alla valenza ambientale, questa operazione permetterà di produrre più olio 100% italiano, biologico e di alta qualità. Monini, come sottolinea Maria Flora Monini, punta a “un prodotto di qualità sempre superiore, nato da terreni coltivati con tecniche agricole rispettose delle risorse naturali e della biodiversità. Un olio trasparente, tracciabile, protetto fin dentro la bottiglia, in modo da assicurare che, una volta in tavola, sia inconfondibile per proprietà nutritive, gusto e bontà”.
Il Bilancio di Sostenibilità
I risultati raggiunti finora da Monini in ambito sostenibilità, sono riassunti da alcuni numeri
- 1.150.000 api tutelate dal 2018;
- Co2 neutrale per oltre il 67% delle bottiglie prodotte (intera linea Classico e Delicato);
- Oltre 10.000 ragazzi raggiunti da progetti di educazione alimentare;
- 100% sottoprodotti riutilizzati per produrre energia e per la fertirrigazione;
- 90% efficienza di irrigazione del sistema goccia a goccia;
- 153.000 parametri di qualità analizzati in un anno dai laboratori Monini;
- 60% vetro riciclato nelle bottiglie di vetro verdi Monini;
- 11.000 metri cubi di legno risparmiato con l’utilizzo del pallet chep;
- 2 anni di ricerca sostenuti attraverso il finanziamento di 2 borse di studio di Fondazione Umberto Veronesi;
- 5000 persone sensibilizzate sui corretti stili di vita attraverso la Spoleto-Norcia MTB.