La crescita esponenziale del mobile e della fruizione attraverso tali dispositivi richiede imprescindibilmente di integrare tale scenario all’interno delle proprie strategie di marketing. I numeri al riguardo abbondano e ce ne danno conferma. I dati Audiweb di fine anno parlano di connessioni attraverso i device mobili che vedono un incremento annuale del 20,4%. Lo stesso quadro digital delinato nel corso di Linkontro Nielsen 2015 da Luca Colombo, ad Facebook Italia, parla di 581 milioni di persone che nel mondo accedono al social network via mobile. Il monito per il futuro risulta pertanto netto: le aziende che non investono nel cross-mediale spariscono agli occhi del consumatore.
Ecco allora, secondo Ibm, i quattro key factors che devono fungere da guida e porsi alla base di qualunque approccio tattico.
1. Accessibilità. Fornire ai consumatori un’esperienza integrata e senza soluzione di continuità attraverso tutti i canali non è più un’opzione. I consumatori usano smarthphone, tablet e desktop computer a casa, al lavoro, in-store e on the go e si aspettano accessibilità totale.
2. Conoscenza. Non più solo di un target, ma di individui. I consumatori si aspettano che il brand sappia cosa vogliono in termini personalizzati e a tale scopo è necessario ottimizzare e intercettare banche dati omni-channel.
3. Rilevanza. Inviare promozioni giuste e al momento giusto, sfruttando anche le nuove possibilità offerte dalla geolocalizzazione. Uno studio di JiWire rivela che il 75% degli shopper reagisce a tali messaggi di proximity marketing. Una risposta dal valore potenziale, che richiede accuratezza a monte per non rivelarsi controproducente.
4. Continuità. È fondamentale offrire una fruizione positiva sia a livello tecnico, ovvero senza intoppi che portano all’abbandono, sia a livello di sentiment. Stabilire una connessione durevole e con un quid emozionale efficace e coerente trasforma la semplice soddisfazione in advocacy e il consumatore in testimonial che funge da cassa di risonanza per il brand.