Pensate a 240 campi di calcio messi insieme, o più semplicemente moltiplicate per 1,5 la superficie dell’area dove si è tenuto l’Expo 2015: avrete un’idea della vastità di queste aree. I terreni occupati un tempo (e fino alla metà degli anni Novanta) dalle acciaierie Falck si trovano nel quadrante nord-est di Milano, a Sesto San Giovanni, un immenso territorio extra-urbano (1.400.000 mq) collocato tra gli assi viari di Viale Edison e Viale Italia da un lato, e l’asse del trasporto pubblico su rotaia che collega Milano città a Monza, costituito dalla linea rossa della metropolitana e il passante ferroviario.
Ho incontrato Carlo Masseroli, che è stato assessore all’Urbanistica del Comune di Milano nella giunta Moratti, attualmente direttore generale della società Milanosesto. Masseroli lavora a stretto contatto con l’azionista di riferimento della società, Davide Bizzi, l’imprenditore immobiliare molto attivo negli Usa, dove sta seguendo lo sviluppo di tre grattacieli, e con il quale l’iter di riconversione e ridestinazione urbanistica delle aree Falck entra in un capitolo dalla narrazione più fluida, definita e con più focalizzati obiettivi, dopo la complessa, lunga e intricata fase, che va dal 1996 fino al momento in cui Banca Intesa ha scelto Bizzi come nuovo interlocutore per lo sviluppo che ruota su due grandi progetti-magnete: il trasferimento dell’Istituto nazionale dei tumori e dell’Istituto Neurologico Carlo Besta, che costituiranno il nucleo centrale di un’area, in avanzata fase di bonifica, dedicata alla scienza e alla ricerca sulla vita, voluta e proposta dal Comune di Sesto San Giovanni e sviluppata su una porzione di 200.000 mq in direzione del ponte hub con la Stazione di Sesto. “La bonifica dell’area sta giungendo al completamento –aggiunge Masseroli- e abbiamo rilasciato un quarto del lotto destinato alla Città della Salute il 9 marzo 2017. La restante parte verrà consegnata entro settembre come da cronoprogramma, rilascio definitivo che consentirà al soggetto pubblico la realizzazione dell’ospedale”. L’investimento totale sulla bonifica di quest’area ammonta a circa 70 milioni di euro, a carico del soggetto privato (Milanosesto) ai quali si aggiungono i 500 milioni di investimento totale per lo sviluppo edilizio e urbanistico.
Il secondo grande avvenimento è l’accordo con gli arabi di Al Hokkair che qui a Sesto
San Giovanni hanno scelto di fare il primo investimento europeo: sull’area Concordia,
proprio sotto il vecchio T5, svilupperanno un mall di nuova concezione. Hanno già acquisito l’area specifica che sarà adibita a retail (50.000 mq) e ad altre funzioni miste (150.000 mq). Gli investitori arabi hanno il 25% della società ad hoc per lo sviluppo del mall e del viale commerciale che collegherà questo magnete alla parte della ricerca e della salute. “Stiamo parlando di circa 80.000 mq di potenziale costruzione” precisa Masseroli.
Gli imprenditori sauditi sono entrati nell’azionariato di Milanosesto: oggi sono al 14%, ma nel giro di un anno arriveranno al 50%, una volta, cioè, ottenuto il permesso di costruire e terminata la bonifica. I tempi? Per il polo della ricerca-sanità-scienze della vita, il completamento delle bonifiche è previsto entro settembre 2017. Il polo dovrebbe essere inaugurato entro il 2021. “Stiamo lavorando sui temi legati al trasferimento tecnologico della ricerca clinica, progetto ambizioso che includerà in un sistema integrato un cluster di residenze, laboratori, ospitalità -commenta Masseroli- molto stretta, a 360 gradi, è la collaborazione con università, direttori di ospedali, industrie farmaceutiche per dar vita a un polo di ricerca applicata nella scienza della vita, cosa tra l’altro difficilissima in Italia perché la ricerca applicata è polverizzata”.
Milanosesto, nuova città nella città
Nelle aree ex Falck il masterplan di Renzo Piano prevede, oltre al centro commerciale, la nuova città della Salute (da Mark Up n. 258)