Messaggi pubblicitari: gli italiani li preferiscono offline, nel pdv in primis

Parliamo di canali vissuti come meno invasivi e di maggior supporto, che gli stessi marketer stanno riscoprendo sempre di più. Il report Kantar

In un panorama mediatico sempre più complesso e composito, si fa sempre più intensa la sfida per la conquista dell'attenzione attraverso messaggi pubblicitari efficaci in termini sia di contenuto, sia di spazi prescelti e pianificazione. Secondo la nuova edizione di Kantar Media Reactions Italia, i professionisti stanno infatti spostando con maggiore oculatezza verso la scelta dei giusti touchpoint, combinati con una creatività efficace, allo scopo di ottenere un impatto tangibile.
A emergere, in particolare, è che anche nel 2024 i consumatori italiani confermano la preferenza per canali più tradizionali e offline, con il punto di vendita fisico posizionato ancora primo posto della classifica. In questi spazi, compresa la comunicazione su stampa, la pubblicità risulta infatti meno interruttiva e tende ad essere considerata più come un supporto. Gli stessi marketer, non a caso, aumentano gli investimenti su outdoor e sponsorizzazione degli eventi. Vediamo a seguire altri dettagli salienti per punti.

Roi e creatività:

• In tv, su piattaforme streaming (video o audio) e altre piattaforme digitali, è più sfidante catturare l’attenzione.
• La creatività è uno strumento per riuscire a guadagnarsi questa attenzione e resta un pilastro per il successo delle campagne. Migliorare la qualità creativa di un annuncio da "medio" a "eccellente" porta a un aumento del roi del 30%.

Generazioni e influencer

• La Gen Z è ancora una priorità per le aziende, ma ci sono importanti "white spaces” presso generazioni più mature, come Gen X e Boomers, che rappresentano una fetta enorme di consumatori e sempre più spesso ricercano un coinvolgimento autentico e valori condivisi nei brand attraverso la pubblicità.
• La preferenza dei consumatori italiani verso contenuti pubblicitari non intrusivi, che offrano valore attraverso divertimento e storytelling, rende i creator e gli influencer figure strategiche, capaci di combinare autenticità e intrattenimento per connettersi in modo significativo con il pubblico.
• L’82% degli italiani dichiara infatti di essere più interessato a un brand quando l’influencer è in linea con i propri valori e preferenze. Questo è particolarmente vero per la Generazione Z, che si dimostra ricettiva verso influencer e creator.
• Mentre la Generazione X e i Boomer cercano storie interessanti e autentiche, con un maggiore apprezzamento per l'umorismo e le esperienze rilevanti.
• In questo contesto, le aziende sono chiamate a sviluppare strategie su misura che rispondano alle diverse esigenze generazionali, rendendo la creatività e la scelta del canale componenti cruciali per il successo.

I digital media brand preferiti

• Lo studio ha messo in luce i brand preferiti da consumatori e marketer e anche qui emergono delle differenze.
Netflix, aggiunto quest’anno nella lista dei brand digitali testati a livello globale, irrompe nella classifica dei consumatori e soprattutto in quella dei marketer, toccando subito la vetta della classifica.
Amazon si conferma il brand preferito dai consumatori seguito da Google, mentre risultano meno interessanti per i marketer.

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