Con 439,6 miliardi di euro, grosso modo il Pil della Svezia, Wal-Mart si conferma -ruolo quasi impossibile da spodestare- il retailer più grande del mondo, 4 più grande per fatturato del secondo operatore (Kroger, anch'esso americano) e pari alla somma dei 6 successivi.
Lo studio Mediobanca, oltre all'analisi dei bilanci dei principali gruppi della Gdo italiana, prende in esame anche la distribuzione internazionale: l’aggregato di 12 tra i principali gruppi internazionali ha chiuso il 2015 con ricavi pari a 1.040 miliardi di euro, +8,3% sul 2014. A questo aggregato fanno capo superfici commerciali per complessivi 211,7 milioni di mq per un'occupazione totale di 5,5 milioni di dipendenti.
Il margine operativo netto è in crescita del 9% e rappresenta il 4% del fatturato. Il saldo del risultato netto è a 22,4 miliardi di euro, il 2,1% del fatturato. La redditività industriale (Roi) è pari al 12%, il tasso (contabile) di rinnovo del magazzino è di 30 giorni.
Alla spalle di Wal-Mart segue Kroger, altra catena statunitense, che, con vendite pari a 100,9 miliardi di euro, distacca a sua volta Carrefour (76,9 miliardi).
A poca distanza da Carrefour troviamo la britannica Tesco che ha realizzato vendite pari a 74,2 miliardi di euro. Da segnalare che nel 2016 si è perfezionata l’incorporazione della belga Delhaize nell’olandese Ahold, con la formazione di un gruppo il cui fatturato aggregato nel 2015 sarebbe ammontato a 62,6 miliardi, sesto del panel davanti alla giapponese Aeon (55,2 miliardi di euro).
Le variazioni di fatturato sul 2014, calcolate in valuta locale, vedono primeggiare i gruppi di taglia relativamente minore: i giapponesi di Aeon (+16,7%) e la coppia costituita dall’olandese Ahold (+16,6%) e dalla belga Delhaize (+14,2).
Tre gruppi segnano flessioni nelle vendite relative al 2015: Wal Mart (-0,7%), Tesco (-12,6%) e la francese Casinò (-4,8%).
Gruppi fortemente internazionalizzati
Mediamente il 27,8% delle vendite dei grandi player è realizzato in punti di vendita esteri. La belga Delhaize e l’olandese Ahold, ora parte di un unico gruppo, segnano il maggiore apporto della quota estera, rispettivamente 79,6% e 66,8%. Seguono i tre gruppi francesi: Auchan (64%), Carrefour (52,9%), e Casinò (51,7%) che ricopre posizioni di leadership in Brasile, Colombia e nel sud est asiatico.
È una caratteristica dei grupi europei, perché, a parte Wal Mart che è molto attiva in Messico e presente in Europa solo nel Regno Unito, le altre catene statunitensi (Kroger e Target) operano solo sul mercato domestico, così come la spagnola Mercadona.
I gruppi statunitensi dominano la scena per redditività industriale con Kroger (19,2%), Target (19,1%) e Wal Mart (18,1%) che è preceduta dalla spagnola Mercadona (18,2%). L’inserimento dei gruppi italiani mostra alcuni dati interessanti. Lidl Italia, mostra il migliore Roi in assoluto (23,7%), seguita da Eurospin Italia (20,6%), così come lusinghiero è il posizionamento di Esselunga (16%).
I campioni di "stockturn" sono italiani
Anche il raffronto internazionale dei tempi di rotazione del magazzino (Stockturn) mette in luce le performance molto positive di Lidl Italia (16 giorni), Eurospin (19) ed Esselunga (20 giorni), mentre si collocano al di sopra della media internazionale (30 giorni) l’aggregato delle Coop (34 giorni), Gruppo Pam (37 giorni) e Iper-Unes (50 giorni).
Tra i gruppi internazionali, quelli più efficienti sono la spagnola Mercadona (13 giorni), l’olandese Ahold e la britannica Tesco (16 giorni), la statunitense Kroger (20 giorni) e la belga Delhaize (22 giorni).
Esselunga non la batte nessuno al mondo
La graduatoria delle vendite per mq di superficie è guidata dai tre operatori che mostrano anche i tassi di stockturn (rotazione del magazzino) più veloci: Ahold con 8.350 euro per mq, Mercadona a 8.070 e Tesco a 7.340.
Seguono, sopra i 5.000 euro: la francese Casinò (5.760 euro), la belga Delhaize (5.550) e l’altra francese Auchan (5.100). Tra i valori più bassi quelli dei grandi operatori statunitensi: Kroger (4.680 euro), Wal Mart (4.080) e Target (3.050).
Considerato che i gruppi a proprietà italiana non hanno presenza all’estero, il raffronto più appropriato è con le vendite per mq dei negozi domestici dei gruppi internazionali. Esselunga, con 15.730 euro per metro quadro, si conferma la catena più efficiente: precede Ahold (12.780 euro per mq), Tesco (12.050 euro), Mercadona (8.070 euro) e Carrefour (7.160 euro).
Le Coop italiane si posizionano bene: con 6.860 euro per mq precedono Delhaize (6.350 euro per mq) e superano ampiamente la tedesca Rewe a 4.470 euro.