Manhattan Associates Exchange 2024

Manhattan Exchange 2024

L'evento di Manhattan Associates Exchange 2024 è l'annuale incontro tra il fornitore di soluzioni software per la supply chain, il mondo dei partner tecnologici e quello dei clienti, per condividere le novità e le innovazioni dell'azienda, insieme alle best practice. Il passo in più che Manhattan Associates propone ai clienti del retail, b2b e b2c, e dell'industria, consiste nell'unificazione tra planning ed execution nella supply chain. Ecco di cosa si tratta.

Le novità al Manhattan Associates Exchange 2024

Manhattan Active Supply Chain Planning è il nome della soluzione presentata quest'anno, che riunisce le capacità della piattaforma Manhattan Active a quelle della AI generativa, l'altra novità presentata dall'azienda. "L'evoluzione tecnologica che ha toccato tutti i passaggi della produzione e del retail mette sempre più pressione sulla supply chain - ha detto Eddie Chapel, presidente e Ceo di Manhattan Associates - .I tempi di consegna che i clienti si aspettano sono passati da 10 giorni di 15 anni fa alle 7 ore di oggi. Ma fino a che punto possiamo 'spremere' il sistema di esecuzione della logistica?".

La risposta è nella creazione di sistemi più reattivi e nella razionalizzazione di tutto quanto è a monte della logistica dell'ultimo miglio. "Tutte le soluzioni fino ad oggi erano basate sull'assunto che la rete di vendita fosse basata esclusivamente su punti di vendita fisici, pensando di spostare l'inventario per avvicinarsi al cliente, o di creare enormi magazzini centralizzati. Entrambe le soluzioni si sono dimostrate costose e inefficienti. La risposta è un planning che lavora di continuo, e costantemente informa il sistema di execution, così da permettere aggiustamenti dell'ultimo minuto, prima impossibili".

Cosa può fare davvero la Ai generativa

La forza di un sistema di gestione della supply chain si basa anche sulla capacità di pianificare grazie a previsioni attendibili sull'andamento della domanda. Per farlo accanto alla matematica di cui Manhattan Associates si vanta, c'è l'uso della AI generativa per fare ciò che per ora fa al meglio: aggregare e leggere i dati. "La AI generativa non è ancora in grado di dare soluzioni -ha detto Brian Kinsella, senior vice president e product leader di Manhattan Associates- ma può dare informazioni, e molto rapidamente, aspetto che per ora si dimostra un valore, in futuro vedremo". L'idea è che probabilmente in tempi anche rapidi cambierà ancora completamente la visione, e anche la AI crescerà portando nuove soluzioni.

Nelle soluzioni Manhattan la AI generativa si occupa di fare le previsioni basandosi su tutti i dati, reali, presenti nel mondo software Manhattan dell'azienda. In più considera i dati esterni, come l'inflazione, i tassi di interesse, la disponibilità delle materie prime, tutto ciò che può impattare sulla supply chain.

Sono due i livelli di AI generativa che Manhattan propone nei suoi assistenti virtuali.
Manhattan Assist è la chatbot  del primo approccio, aiuta i clienti di Manhattan a usare al meglio le soluzioni e anche a tracciare tutte le modifiche e personalizzazioni fatte in azienda.
Maven è il livello più alto, di AI e infatti si rivolge al cliente finale, offrendo un servizio di gestione del cliente a un livello più elevato. Se la percentuale di customer service gestiti con la chatbot AI è di norma tra 20 e 30% delle richieste, Maven punta al 50% perché oltre a "capire" molte più domande fatte dai clienti, li aiuta a modificare l'ordine in real time o a rintracciare un ordine fatto in passato. È multilingue e multipiattaforma, e per le conversazioni che ancora richiedono un operatore reale, Maven riassume tutta la conversazione precedente così da velocizzare anche l'attività dell'operatore umano. Maven è partita a luglio, a ottobre negli Stati Uniti, e Manhattan Associates sta già analizzando le domande più frequenti poste dai clienti e la qualità delle risposte della AI.

Manhattan Exchange 2024

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