Il Climate Action Summit delle Nazioni Unite tenutosi a New York ha evidenziato l’importanza del contributo delle aziende nella lotta al cambiamento climatico. In linea con il proprio impegno di lunga data in favore del clima, L’Oréal ha compiuto un altro passo in avanti aderendo all’iniziativa Business Ambition for 1.5°C, una call-to-action lanciata da una larga intesa che vede raggruppate le aziende, la società civile e i leader delle Nazioni Unite.
“Il cambiamento climatico non può più essere considerato un problema lontano o in capo alle generazioni future -ha spiegato Alexandra Palt, vice presidente esecutivo e chief Corporate Responsibility Officer di L’Oréal-. L’Oréal è stata una delle prime aziende a prefiggersi ambiziosi obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 delle proprie attività industriali e a raggiungerli. Tuttavia questo non è sufficiente. Dobbiamo fare molto di più e diminuire il nostro impatto in linea con quanto richiesto dalla comunità scientifica e alla luce dei bisogni del pianeta”.
L’Oréal ha deciso di azzerare le emissioni nette entro il 2050, contribuendo quindi a mantenere l’innalzamento della temperatura globale entro 1,5 °C al di sopra dei livelli pre-industriali.
Il Gruppo ha già ridotto del 77% in termini assoluti le emissioni dei siti industriali dal 2005 al 2018. Alla fine del 2018, 38 siti di L’Oréal avevano raggiunto la neutralità a livello di CO2. Una performance notevole che il Cdp ha riconosciuto per il sesto anno consecutivo assegnando a L’Oréal una “A” per gli sforzi profusi nella lotta al cambiamento climatico.