Storia del marchio Dop Umbro. Dal 1997 tutto il territorio della regione Umbria ha ottenuto il riconoscimento del marchio DOP, una certificazione che ha garantito al “cuore verde d’Italia” di essere riconosciuta come una delle regioni italiane d’eccellenza nella produzione d’olio. La storia delle piante di olivo in Umbria, però, ha origini molto antiche: già gli Etruschi prima, e i romani poi, conoscevano i segreti e le tecniche di coltivazione e trasformazione di questa pianta, che da allora non ha mai più abbandonato questa regione.
La Denominazione di Origine Protetta è un marchio di qualità istituita dall’Unione Europea che ha l’obiettivo di fornire informazioni chiare sul prodotto e sulle caratteristiche specifiche connesse all’origine geografica, permettendo ai consumatori di compiere scelte di acquisto consapevoli. A differenza di altre certificazioni, il marchio DOP identifica un prodotto per il legame con i fattori ambientali e umani del territorio.
Perché l’Umbria. L’olivo è una pianta molto resistente e proprio per questo si sposa perfettamente con le caratteristiche geografiche del territorio umbro. La rusticità di questa pianta, la sua capacità di vivere in suoli poco fertili e rocciosi e di resistere alla siccità ha trovato in questa regione il terreno perfetto per crescere, dato che la maggior parte delle terre sono costituite da colline scoscese e rocciose su cui è impossibile qualsiasi altra coltivazione.
Nel tempo, dall’ambiente e dall’uomo, sono state selezionate varietà che hanno mostrato una buona adattabilità a queste condizioni: ne risulta un olio dalla tipicità spiccata e di alta qualità, dalle note spiccatamente erbacee, amare e piccanti.
La DOP Umbria riconosce al suo interno 5 sottozone che si differenziano per composizione varietale, condizioni climatiche e pedologiche, da cui scaturiscono oli dalle caratteristiche differenti.
· Colli Amerini: le varietà sono il Moraiolo, il Leccino, il Frantoio e il Rajo.
· Colli Assisi-Spoleto: le varietà sono Frantoio, Leccino e il Moraiolo presente in larghissima percentuale. La fascia olivata Assisi-Spoleto è ad oggi candidata per il riconoscimento dell’UNESCO come patrimonio paesaggistico dell’umanità.
· Colli Martani: le varietà sono il Moraiolo, il Frantoio, il Leccino e la tipica San Felice, i cui esemplari più antichi li troviamo proprio nell’Abbazia di San Felice a Giano.
· Colli Orvietani: le varietà sono il Moraiolo, il Frantoio e il Leccino.
· Colli del Trasimeno: le varietà sono il Moraiolo, il Leccino, il Frantoio, la Dolce Agogia e la Borgiona
L’impegno di Assoprol. Da anni, l’associazione Assoprol Umbria si impegna per salvaguardare e preservare la produzione di olio extravergine d’oliva DOP umbro, una delle risorse culturali ed economiche più importanti del paese. Nata nel 1978, in qualità di associazione che riunisce i produttori locali, nel gennaio 2006 si trasforma in “Organizzazione dei produttori Olivicoli dell’Umbria Società Cooperativa Agricola”. Tra le mission principali vi è quella di migliorare la qualità dell’olio extravergine umbro, individuando nella produzione olivicola e olearia del territorio e nella gamma delle sue proprietà, oltre che una risorsa culturale ed economica per la regione, un valore identitario da tutelare. A questo scopo, Assoprol affianca le imprese dell’Umbria nelle attività di coltivazione, trasformazione e commercializzazione, garantendo un prodotto di qualità nel rispetto del territorio e degli operatori di filiera.
"L'Umbria è una regione ricca di storia, di arte, ma che si caratterizza anche per avere antichi insediamenti olivicoli", dichiara Marco Viola presidente della cooperativa sociale Assoprol, che riunisce i produttori locali dell'Umbria. "Clima, terreno, varietà, tecnologia e professionalità hanno fatto di questo prodotto un'eccellenza, in grado di raccontare un intero territorio".
Scopri di Più: https://www.olioumbrodop.it/