Logistica Italia: centrale per il 65% delle imprese della domanda

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Il settore della logistica cresce a livello globale soprattutto grazie al traino di aree emergenti come l'Asia-Pacifico. tabile invece l'Italia.

Il settore della logistica cresce a livello globale soprattutto grazie al traino dei mercati emergenti come l'area dell'Asia-Pacifico. Un mercato che a livello globale vale 3.931,8 miliardi di dollari e che in Italia è stabile ma con un focus distintivo sulle soluzioni green.

La logistica in Italia tra M&A e soluzioni green

L’Osservatorio Contract Logistics “Gino Marchet” del Politecnico di Milano evidenzia la stabilità del fatturato della logistica conto terzi in Italia tra 2022 e 2023, dopo la forte crescita del biennio precedente: 115 miliardi di euro il fatturato. Il 2024 dovrebbe confermare questi numeri con una crescita dello 0,7% in termini reali, e un fatturato di 117,8 miliardi.

Cresce il numero dei dipendenti diretti del +15% tra i top player, e lee operazioni di acquisizione e fusione (36 tra 2023 e 2024), con la conseguente riduzione nella numerica delle aziende della filiera di fornitura. Il motivo risiede nella ricerca di economie di scala e di ampliare l'offerta di servizi.

Le criticità riguardano l'incremento dei costi della manodopera del +4,3%, dei canoni di locazione (+6) e del denaro (+19,6%). La manodopera incide anche per altri fattori:
-accordi di secondo livello nell'organizzazione del lavoro
-bassa produttività (18%)
-assenteismo (16%)
-Turnover (15%).

La centralità della logistica per le aziende

Il 65% delle aziende considera la logistica centrale nel proprio business, e suggeriscono come spunti di miglioramento:
-contenimento dei costi (43%)
-miglioramento del livello di servizio (42%)
-miglioramento dell'impatto ambientale (17%).

La sfida della transizione green

Il rispetto dell'ambiennte coinvolge attivamente l'80% delle aziende committenti nell'adozione di soluzioni green (10 anni fa erano solo il 13%), anche se la misura dell'impatto ambientale non è all'altezza: il 77% dichiara di avere un'intensità di misura bassa e solo il 49% calcola la Co2 equivalente con un livello di dettaglio in linea per il report di sostenibilità.

A complicare lo scenario c'è l'elevata numerica di alternative soprattutto rispetto al trasporto su strada: ben 11 quelle censite accanto alle tradizionali: B100 e l’HVO per i veicoli diesel, il bioCNG e il bioLNG per quelli a gas naturale, veicoli elettrici a batterie Bev, veicoli a idrogeno con celle a combustibile e con motore a combustione interna, carburanti sintetici. Le più diffuse sono HVO e bioCNG/bioLNG e il 57% dei fornitori di servizi logistici ha scelto di utilizzare contemporaneamente più soluzioni, a causa del diverso stadio di sviluppo tecnologico delle possibili alternative.

Il 40% dei top player della logistica ha pubblicato un bilancio di sostenibilità nell'ultimo anno, e di questi il 62% ha seguito un approccio strutturato basato su analisi di materialità e standard internazionali.

“Le politiche di economia circolare e le iniziative di sostenibilità sociale e ambientale intraprese dalle aziende stanno ridefinendo il settore della logistica, spingendolo verso modelli più efficienti e responsabili – spiega Andrea Franceschelli, vicepresidente e direttore generale di Due Torri, azienda emiliana attiva nel business della logistica integrata – Questi elementi non sono più solo tendenze, ma veri e propri driver di crescita, in grado di rendere il settore più resiliente alle sfide globali. Questo andamento è in linea con le proiezioni che indicano un possibile raggiungimento di 6mila miliardi di dollari entro il 2030 per il mercato mondiale della logistica. Un mercato in cui anche l’Italia gioca una partita importante, condizionata dall’innovazione tecnologica e dall’integrazione di soluzioni digitali nel settore per rispondere alle esigenze di trasporto, stoccaggio e distribuzione delle merci".

Due Torri ha segnato nel 2024 un giro d'affari di 21,3 milioni di euro in crescita del +16% rispetto al 2023. Ha aperto due nuove strutture, una a Torrevecchia Pia (Pv) e un nuovo magazzino in provincia di Verona con un incremento del +10% delle superfici operative, el +14% della forza lavoro (in tutto conta 70 dipendenti).

Logistica ed economia circolare in Italia

Le imprese sfruttano la logistica per l'approvvigionamento di materie prime, la vendita del prodotto, lo smaltimento dei rifiuti. L'economia circolare incrementa questi flussi sempre più complessi.

75% Le imprese per le quali l'economia circolare è molto rilevante
58% Le imprese che utilizzano risorse provenienti da altre filiere
68% Le aziende intenzionate a sfruttare meglio il ricircolo delle risorse entro i confini dell'azienda stessa.

 

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