Nei primi mesi del 2017 si potrà valutare quanto l’impatto dell’obbligo di fatturazione elettronica verso la pubblica amministrazione abbia contribuito a spingere l’innovazione nelle imprese italiane. L’obbligo in questione, entrato in vigore dal 31 marzo 2015, ha di fatto impresso un’accelerazione alla digitalizzazione della documentazione scambiata tra le aziende. Oggi la Pubblica Amministrazione genera circa il 5% degli interscambi commerciali di filiera; più elevato è il valore delle filiera del largo consumo che vale il 12% (fonte: Politecnico di Milano). Il tema della gestione documentale lungo la filiera è molto importante non solo per le istituzioni, ma anche e soprattutto per il tessuto imprenditoriale che in essa ha individuato da tempo un fattore competitivo.
Lo scambio digitale dei documenti è da tempo spinto dalla definizione di standard interoperabili (Edi); successivamente è stato reso più accessibile alle piccole e medie imprese da servizi in cloud che non prevedono investimenti infrastrutturali, spesso preclusi alle aziende di piccole dimensioni. Ciò che appare importante è osservare come negli ultimi anni vi sia una convergenza tra efficienza di processo ed efficienza finanziaria. In altre parole, le filiere e più in generale le supply chain, hanno assunto una connotazione duale dove, parallelamente al flusso delle merci, si dispiega un flusso d’informazioni digitali a vario titolo anche certificate, che rappresentano il bus dati essenziale per l’interscambio delle merci. La possibilità di sostenere e gestire il flusso digitale dei dati è così importante che diviene abilitatore di accesso a risorse esterne per l’impresa, in altre parole genera i requisiti base per collocarsi sul mercato e accedere al credito in modo facilitato. Un esempio viene dall’esperienza di Credemtel con Delivering, un portale per lo scambio digitale dei Ddt e dei documenti di ritorno che permette agli attori del processo logistico di accedere ad una piattaforma condivisa per la documentazione degli scambi commerciali consentendo la dematerializzazione dei documenti necessari. In altre parole si tratta di una soluzione in cloud per la digitalizzazione della supply chain che consente di dematerializzare i documenti di consegna (Ddt e fattura) e di metterli a disposizione degli stakeholder del tratto di filiera che ne fa uso. La digitalizzazione include i documenti tra produttore, trasportatore, Cedi punto di vendita. Il framework messo a punto da Credemtel è progettato per garantire all’impresa il rispetto della normativa civilistica e tributaria. L’adozione di sistemi digitali per la documentazione rende i processi scevri da errori materiali e legali: non si consegue solo una riduzione dei costi e una maggior efficacia, ma anche e soprattutto una riduzione (se non eliminazione) dei rischi operativi e rischi di credito.
L’impegno diretto di una banca in un ambito non prettamente finanziario è un segnale importante di come l’ecosistema produttivo italiano stia cercando di rispondere alle sfide globali. Un aspetto da considerare è che il soggetto bancario che eroga il credito ha il massimo interesse ad avere in portafoglio aziende competitive e negli ultimi anni ha modificato l’approccio verso il tessuto imprenditoriale. Il secondo aspetto è che, il soggetto bancario può portare skill nei processi, spesso assenti nelle imprese e tra questi la competenza normativa: Credemtel è stata tra i primi ad essere accreditata presso l’AgId (Agenzia per l’Italia Digitale), elenco riservato ai soggetti che assicurano particolari standard nella fornitura di servizi di conservazione dei documenti digitali, e con un sistema di conservazione certificato (Iso/Iec 27001:2013) in riferimento alla conservazione digitale di documenti elettronici. Il progetto di Delivering è stato sviluppato da Credemtel in collaborazione con Tesisquare e DiTech.L’efficienza dei processipassa anche dalla loro mappatura. Per esempio Delivering consente di gestire lo scambio documentale relativo alle consegne tra gli attori della filiera: avvisi di spedizione, avvisi di ricevimento, anomalie. I dati sono allineati automaticamente nei sistemi informativi con vantaggi nelle attività di ricevimento merci (precarico e carico lato distributore), nella tracciatura ed esecuzione dell’ordine e nell’intercettazione in tempo utile di eventuali difetti, consentendo una corretta fatturazione e una riduzione dei contenziosi. Una procedura studiata e valutata in termini civilistici e tributari, che sostituisce l’attuale procedimento cartaceo e manuale. L’esperienza sul campo ha dimostrato che i benefici ottenibili non coinvolgono esclusivamente i processi efficientati, ma determinano anche un miglioramento competitivo grazie all’accesso agevolato al credito grazie a un processo certificato in grado di dimostrare i requisiti di efficienza e conformità alla normativa. Secondo studi del Politecnico di Milano la fatturazione elettronica e l’utilizzo di Ddt (documenti di trasporto) digitali può generare un risparmio di 25 euro a fattura.