Secondo una recente analisi di Mindshare, nel periodo dal 2007 al 2015, il mercato pubblicitario in Italia è calato del 29%, a fronte di un contenimento dei consumi di 5,6%. Se l’advertising fosse calato in proporzione all’effetto combinato del prezzo della materia prima e del rallentamento dei consumi, si sarebbe dovuto fermare 11 punti prima. Gli investimenti pubblicitari sono scesi da circa 10.000 milioni a 7.500 milioni di euro: sono usciti dal mercato italiano oltre 1.000 milioni in più del necessario. Le spese in comunicazione sono state utilizzate come una sorta di fondo di riserva a cui attingere per recuperare risorse da allocare altrove, privilegiando in non pochi casi scelte di breve periodo. “La crisi c’è stata per tutti -spiega Roberto Binaghi chairman e ceo di Mindshare-, però altri paesi come Regno Unito, Germania e Francia si sono ripresi più rapidamente. Noi italiani siamo scivolati verso il basso con una delle spese pubblicitarie pro capite più basse”.
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