L’intelligenza artificiale nel beauty e nella moda, tra percezione e trend

Grazie all'IA entrambi i settori innovano l'esperienza offerta, ma gli utenti che ne usufruiscono sembrano dividersi tra gradimento e disagio

L'intelligenza artificiale è il tema del momento per tutti i comparti, in particolare quando si tratta di esperienza d'acquisto online. La sta sperimentando EasyCoop (ma non solo) per migliorare la personalizzazione dell'offerta agli utenti, ma le possibili applicazioni sono tante anche nei settori beauty e moda, che online hanno raggiunto già da tempo quote interessanti di fatturato anche in Italia.
Alcuni trend interessanti in ambito bellezza emergono dall'Osservatorio Crosscanale Beauty 2024 realizzato da XChannel in collaborazione con Cosmetica Italia e presentato a Cosmoprof. Il report annuale di Stileo, invece, rivela l'altro lato della medaglia, ovvero la percezione che gli utenti hanno quando notano l'utilizzo dell'IA negli eCommerce del fashion; una prospettiva che risulta tuttavia interessante per tutti i rivenditori online.

Le tendenze IA nel beauty

La ricerca di XChannel ha identificato 4 direttrici emergenti dai big-data di settore, che avranno un impatto significativo sulle strategie delle aziende: micro-sostenibilità, iper-personalizzazione, big-data creativity, user engagement. L'adozione di approcci etici nell'IA consente alle aziende del beauty di innovare più rapidamente, sviluppare prodotti su misura e promuovere l'inclusività. TikTok, insieme a Instagram, continua a essere un'arena cruciale per il beauty, poiché offre un terreno fertile per l'engagement con il pubblico. Tuttavia, con la crescente popolarità di TikTok, diventa fondamentale utilizzare l'intelligenza artificiale per creare contenuti più personalizzati e coinvolgenti, mantenendo sempre l'attenzione su trasparenza e una micro-sostenibilità possibile. L'IA sta altresì portando la personalizzazione nel beauty a un livello completamente nuovo. Gli assistenti virtuali forniscono consigli personalizzati e tutorial basati sulle preferenze individuali, mentre una migliore analisi dei dati consentirà ai brand di creare formule innovative e di suggerire combinazioni di ingredienti uniche. L'integrazione dell'IA nei dispositivi di bellezza, infine, migliorerà sì l'esperienza del consumatore a casa, ma creerà anche nuovi meccanismi di drive-to-store.

La percezione degli utenti

Dal report di Stileo emerge che il 30% dei consumatori ha già notato l'impiego dell'IA da parte degli eShop di moda, ma come spesso la percezione in proposito cambia molto sulla base del rapporto più ampio che ognuno detiene con il progresso tecnologico. Se il 37% esprime il proprio disagio per l'utilizzo di questa tecnologia in qualsiasi aspetto dell'esperienza di acquisto, al contrario, il 25% indica di essere a proprio agio con l'IA che genera raccomandazioni di prodotti. Il sistema di raccomandazione basato sull’intelligenza artificiale, infatti, personalizza l’interfaccia per l’utente aiutando a risolvere il problema della navigazione all’interno di un'enorme quantità di articoli di moda, evitando quindi che la maggior parte dei prodotti sia spostata in fondo all'elenco o nelle pagine successive, rischiando di non essere mai notata.
Una delle modalità preferite dai consumatori che coinvolge l’intelligenza artificiale è la ricerca visiva, che si lega all'imperante esigenza di risparmio: infatti, il 59% degli utenti l’ha utilizzata per trovare online ad un prezzo migliore dei prodotti che aveva già visto offline. A seguire, anche se con distacco, le preferenze degli utenti includono l’assistenza Al per trovare gli articolo giusti per esigenze specifiche (14%), chat Al per il servizio di assistenza clienti (13%), foto generate dall'Al con modelli non reali (9%) e camerini virtuali (9%). L'entusiasmo minore si osserva in aree come immagini create dall'intelligenza artificiale con modelli non reali (9%) e vestiti creati dall'intelligenza artificiale, con solo li 7%.

 

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