Domenico De Masi, professore dell’Università La Sapienza, nel corso del suo intervento a Linkontro 2019 chiarisce subito: “Sono piuttosto pessimista quando si parla di attendibilità dei sondaggi. Vengono effettuati con campioni troppo bassi e poco eterogenei”. Ironico, aggiunge: “Pensate al fatto che secondo i sondaggi in Norvegia si vive meglio che in Brasile”.
Se di Brasile si parla, Paese che il docente conosce bene, De Masi tiene a tracciare una panoramica disarmante: “Oggi il golpe moderno è basato su quattro differenti step, ossia i movimenti di massa, il ruolo dei magistrati utili a far fuori i nemici, le piattaforme di fake news e infine le elezioni. Oggi di fatto abbiamo democratizzato la bugia”. In termini di fiducia, invece, il docente sottolinea:
Per avere fiducia dobbiamo avere lo stesso modello di vita condiviso.
Il suo intervento, cadenzato dalle domande del giornalista Andrea Cabrini, si orienta sull’importanza dell’ozio creativo affrontato con grande ironia: “In media gli italiani lavorano 400 ore in più rispetto ai tedeschi e producono il 26% in meno. State attenti -dice più serio- questa percentuale vi sarà addebitata. I tedeschi escono dall’ufficio due-tre ore prima di noi non togliendo lavoro a migliaia di giovani come invece avviene nel nostro Paese”. E aggiunge: “In Germania si lavora annualmente 1400 ore e si registra il 3,8% di disoccupazione e il 79% di occupazione. In Italia lavoriamo 1.800 ore con un tasso di occupazione del 58,4%. Riflettiamo su questi dati”.
L’obiettivo dunque qual è? De Masi non ha dubbi:
Valorizziamo l’ozio creativo recuperando spazi di vita.