Per affermare una nuova abitudine di comportamento servono circa 6 mesi. Gli ultimi 2 anni hanno rivoluzionato il nostro modo di vivere i consumi tra offline e online: ognuno di noi ha dovuto rivedere il proprio stile di vita e alcuni comportamenti appresi durante il lockdown sono diventati abitudini. Tra queste è maturata la scelta di acquistare online anziché negli store fisici. Secondo i dati della Conferenza delle Nazioni Unite sul Commercio e lo Sviluppo riportati da Ansa.it, gli acquisti online sono aumentati di circa il 10% in tutte le principali categorie di prodotto. Della stessa opinione è anche l’osservatorio eCommerce B2C, che ci fa sapere che nel 2021 il valore economico degli acquisti online è cresciuto del 21% rispetto all’anno precedente, toccando quota 39,4 miliardi di euro. Tuttavia, sebbene sempre più persone di ogni fascia di età spostino lo shopping verso i canali digitali, sembra che “lo scontrino medio”, soprattutto delle generazioni più giovani (gen z e millennials), sia diminuito a fronte del maggior grado di incertezza economica dovuta alla pandemia. Insomma, cambiano i canali, cambia il potere di acquisto, cambiano i meccanismi decisionali di fronte alla scelta di comprare o meno. Come possono le aziende capire la nuova customer journey post pandemia? Lo abbiamo chiesto ad Ale Agostini, autore Hoepli e CEO dell’agenzia di digital marketing Avantgrade.com attiva in Europa dal 2011.
In che modo la pandemia ha cambiato il modo di fare acquisti?
Digitale e pandemia hanno cambiato per sempre il processo decisionale e la customer journey dei clienti: a fianco del fenomeno dello Zmot (mi informo sempre online prima, poi decido) per diverse categorie si è aggiunto il fenomeno del “Eshop First”, ovvero la preferenza ove possibile per i canali digitali rispetto a quelli fisici. Le aziende e il marketing devono farsi trovare pronti davanti a questo cambio di paradigma importante.
In che modo le aziende possono prepararsi a questo nuovo processo decisionale degli utenti?
Ad esempio riconsiderando il proprio marketing mix, ovvero l’insieme di leve di marketing, strategie di comunicazione e canali di vendita utilizzati per raggiungere i propri obiettivi di business. Nel 2022 il marketing mix deve partire in primis da un’analisi dei dati di mercato. Facciamo un esempio concreto. Prima di decidere quali contenuti creare devo partire dal bisogno. Da questo punto di vista i motori di ricerca come Google sono fantastici fonti di idee in quanto ci dicono quali termini di ricerca vengono utilizzati dal tuo pubblico. Il funzionamento di questa indagine chiamata Keyword research è ben illustrata nel mio canale Youtube.
Quali canali e touch point contano di più nella customer journey? In che modo i canali online e offline comunicano tra loro?
La situazione e i comportamenti sono molto differenti tra i settori. Facciamo un esempio: nel settore del noleggio auto per turismo, abbiamo un cliente che palesa il suo imminente bisogno quasi sempre dai motori di ricerca. Quindi in questi settori contano molto i canali Seo e Sea su Google, oltre che le partnership con operatori che precedono il noleggio (penso quindi alle compagnie aeree)
Ci sono tuttavia delle strategie e delle tecniche di analisi che possono giovare a tutti gli attori coinvolti: ne parleremo a Maggio in una Masterclass dedicata all’evoluzione della nuova customer journey.
Di cosa tratterà nello specifico questa Masterclass e dove verrà svolta?
Durante la Masterclass, che si terrà il pomeriggio di giovedì 19 maggio 2022 presso Villa La Palagina, tra le colline del Chianti in provincia di Firenze, professionisti esperti di diversi settori condivideranno con una selezionata platea di ospiti, le più efficaci strategie per evolvere il digital marketing alla nuova customer journey. Il moderatore sarà Zurloni di Wired e tra gli speaker, saranno presenti Google, Avantgrade.com, Tik Tok. Qui l’agenda completa.
Come partecipare
Per richiedere la partecipazione all’evento occorre compilate il form di contatto presente nel sito web Avantgrade.com
