Per l'articolo completo scaricare il Pdf
1. I maggiori consumi sono incentrati sulla tradizione
2. Margine di espansione considerevole
Il mercato delle spezie e delle erbe aromatiche in Italia registra per il 2010 un andamento molto positivo a valore e volume. Si tratta di una conferma del grande potenziale di sviluppo di questo mercato che ha visto aumentare negli ultimi anni la penetrazione in famiglia (60 famiglie su 100 acquistano spezie regolarmente). All'interno di questo contesto positivo, le aziende leader registrano tassi di crescita superiori a quelli del mercato. Le spezie e le erbe aromatiche maggiormente consumate in Italia sono quelle tradizionali: pepe, origano, peperoncino, noce moscata e zafferano. Ma nell'ultimo decennio, complici la crescente attenzione per la cucina etnica, stanno crescendo sempre di più prodotti come il curry e il sesamo. “Questo trend favorevole è stato intercettato da Cannamela con il lancio nel 2009 della Linea Etnica 'Sapori dal Mondo' che sta registrando tassi di crescita molto elevati - conferma a Mark Up Andrea Vannini, direttore commerciale Cannamela -: una linea etnica composta da sei ricette speciali e uniche, che 'guidano' il consumatore attraverso un viaggio sensoriale di sapori e culture di vari paesi nel mondo. Le specialità sono: Cous Cous (Maghreb), Tacos e Burritos (Messico), Kebab (Medio Oriente), Tandoori Masala (India), Shichimi Togarashi (Giappone), Tajine (Marocco). Sono specialità distinguibili a scaffale grazie a un pack differenziato e con forti elementi di richiamo per evocare le atmosfere dei paesi di provenienza.”
+
Marketing sui prodotti
a valore
-
Spazio a scaffale ancora ridotto
Più sapore
Non dimentichiamo, poi i concetti come benessere e servizio ormai entrati appieno nella vita dei consumatori: l'evoluzione degli stili alimentari nella direzione di una maggiore naturalità dei prodotti e di un maggiore controllo sta favorendo il consumo di spezie e di erbe aromatiche, anche in parziale sostituzione del sale. È proprio seguendo questo filone che Cannamela ha lanciato nel 2010 gli insaporitori con sale iodato e con il 25% di sale in meno.
Intanto il marchio Drogheria & Alimentari fa scoprire agli italiani il sale: “Il lancio dei 'Sali del Mondo', linea che anticipa le tendenze del mercato con un formato come quello del 'macinello' che allestisce con colore ed eleganza la tavola, stimola la curiosità e la conoscenza di un prodotto basico come quello del sale; è la linea che a oggi sta riscontrando il maggior successo verso il consumatore - conferma Andrea Barbagli, ad dell'azienda -. Le nostre proposte vanno nella direzione di capire e anticipare mode e consumi, con un concetto ben preciso, che è quello del prodotto di servizio. Nel breve, lanceremo un nuovo macinello e un nuovo prodotto salutistico e innovativo.”
La progressiva riduzione del tempo da dedicare alla cucina fa aumentare, da parte dei consumatori, la richiesta di prodotti servizio che aiutino nella preparazioni di piatti gustosi e naturali in pochi minuti. Anche su questo punto Cannamela si è mossa per prima lanciando nel 2010 la gamma di preparati per salsa, quattro ricette studiate dagli chef Cannamela per secondi piatti naturali e gustosi, da preparare in pochi minuti.
La collaborazione della Gda “Per una categoria dinamica e in crescita, la grande distribuzione è partner fondamentale dell'industria per veicolare a scaffale una corretta proposta assortimentale, che risponda al meglio alle esigenze del consumatore - puntualizza Vannini di Cannamela - . Sotto questo aspetto Cannamela è da sempre disponibile a collaborare con il trade nello sviluppo di progetti di category management, volti a coniugare gli spazi disponibili con le necessità di profondità di gamma e di servizio al consumatore. Gli assi portanti di questo sviluppo della categoria sono certamente lo spazio a scaffale ma anche tutte le opportunità di posizionamento delle spezie in cross merchandising con altre categorie, stimolando gli acquisti d'impulso e sviluppando quindi sinergie che portano a un aumento complessivo del giro d'affari del punto di vendita. Considerando poi che stiamo parlando di una categoria alto-marginante, il beneficio comune industria-distribuzione è evidente”. |
||