Alcune storie inedite, altre sussurrate, altre ancora conosciute solo dagli addetti ai lavori, molte finite in prima pagina e tanta Italia (e anche un po’ di America) nel libro scritto da Giuseppe Caprotti: “Le ossa dei Caprotti”, edito da Feltrinelli, che, per l’appunto, ha nel sottotitolo: “Una storia italiana”.
Il libro è fresco di stampa, chi scrive non l’ha letto ancora; quindi, lasciamo a Giuseppe Caprotti presentarlo nel video, in cui racconta le motivazioni che lo hanno spinto a scriverlo e anche il perché di un titolo così “originale”.
Tanti i ringraziamenti, uno in particolare a Marco Brunelli, che ha fornito alcuni particolari sulla nascita di Esselunga, e a Mario Gasbarrino che fece a suo tempo da tramite.
Non manca lo spionaggio, con la Cia che imperversa nei primi capitoli e tanti particolari sulla vita famigliare, Giuseppe Caprotti si commuove -ma forse è più sofferenza che commozione- tornando con la memoria al passato, nella splendida villa di Albiate e forse chiude così un capitolo o come lo ha chiamato lui: il suo “lockdown” durato vent’anni.
