Quanto e come le grandi marche contribuiscono a migliorare la qualità della vita? Cosa pensano gli italiani al riguardo? È a queste domande che si propone di rispondere la ricerca effettuata da Oggi sui propri lettori insieme a Centromarca, con quasi 7mila questionari completati da un target al 72% femminile.
Da un confronto con i risultati 2014 una prima evidenza che emerge è l’evoluzione dell’approccio agli acquisti in direzione più spensierata e di intrattenimento. Lo shopping sembra diventare un’attività sempre più legata al piacere, pur confermandosi di stampo maggiormente razionale che emotivo.
Ai brand dei settori food, personal ed home care viene riconosciuto un ruolo piuttosto attivo a sostegno della quotidianità, con particolare rilevanza attribuita al comparto elettrodomestici. Su una scala da 1 a 10, infatti, l’incidenza positiva si aggira mediamente intorno al 7.
Nello specifico, poi, vi sono fattori ed asset che pesano diversamente a seconda dell’ambito merceologico.
In un comparto come l’alimentare, ad esempio, risultano più importanti aspetti etici e di responsabilità sociale, unitamente a contributo all’economia e sponsorizzazioni. Per la cura della casa al vertice sta invece la semplificazione, mentre per la cura della persona guadagnano terreno il rapporto qualità/prezzo e di attenzione alla salute.
Le parole chiave perché le marche influiscano in modo benefico sulla percezione della quotidianità? Insightfulness, sharing, estetica e sostenibilità ambientale.