Per discutere delle strategie e dei prossimi passi per favorire la Transizione Alimentare per Tutti, Carrefour Italia ha organizzato un momento di confronto con gli stakeholder istituzionali, nazionali e internazionali. Per l'insegna d'altra parte la transizione alimentare rappresenta una scelta inevitabile. La premessa alla base dell'incontro parte dalla consapevolezza dell'importanza del “coinvolgimento di tutta la catena del valore alimentare, dalle istituzioni alle aziende, dalle associazioni alle organizzazioni internazionali fino al mondo della ristorazione e ai consumatori” per potenziare e rendere efficace la lotta ai cambiamenti climatici e la tutela dell’ambiente. L’iniziativa si inserisce nel programma All4Climate (Italy 2021) promosso dal Ministero della Transizione Ecologica e da Connect4climate della World Bank, con la partecipazione della Regione Lombardia e del Comune di Milano, in vista dei lavori preparatori della COP26 e per promuovere il 2021 come l’anno della transizione climatica.
Secondo Carrefour è necessario adottare “nuove pratiche di produzione, lavorazione, distribuzione e consumo responsabili”.
“In questo processo, si inseriscono Le Settimane della Transizione Alimentare, che coinvolgono tutta la catena del valore, dai nostri fornitori, che sono chiamati a firmare un vero e proprio Patto di impegno sullo sviluppo sostenibile, fino ad arrivare ai nostri consumatori. Perché solo insieme possiamo costruire un futuro migliore per tutti noi e per il nostro pianeta” spiega Christophe Rabatel, Ceo Carrefour Italia.
In occasione dell’evento è stata presentata la nuova edizione italiana delle due Settimane della Transizione Alimentare, iniziativa promossa da Carrefour a livello globale dal 2020 che punta a sensibilizzare e diffondere buone pratiche lungo tutta la filiera del cibo. Le prime due settimane, in programma dal 17 al 30 giugno 2021, prevedono il coinvolgimento di prodotti di fornitori per lo più italiani, scelti per le loro caratteristiche sostenibili.
Gli interventi
"Filiera corta, lotta allo spreco, trasparenza sulla sicurezza alimentare: sono tre pilastri delle politiche messe in campo dalla Regione Lombardia in questi anni -dichiara Fabio Rolfi, assessore all’Agricoltura, alimentazione e sistemi verdi della Regione Lombardia-. La transizione alimentare passa anche da questi presupposti, abbinati a una agricoltura che in Lombardia è sempre più green”.
“La domanda di cibo e risorse naturali è destinata ad aumentare per soddisfare le esigenze della popolazione mondiale in veloce crescita. Per raggiungere questo scopo in modo efficiente e sostenibile, dobbiamo trasformare il sistema agroalimentare rendendolo più resiliente al clima e sostenibile, concretizzando gli Accordi di Parigi e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Onu. Questa trasformazione richiede collaborazione e innovazione tra tutti gli attori, incluso il settore privato, nello sviluppo di nuove soluzioni dirompenti e sostenibili, come ad esempio l’adozione di soluzioni digitali in agricoltura” sottolinea Zitouni Ould-Dada, deputy director office of climate change, biodiversity and environment (OBC).
“Per dare un supporto concreto nella transizione agroalimentare verso la sostenibilità dobbiamo sostenere le piccole e medie imprese, di cui è in larga parte costituito il settore agrifood italiano, e far comprendere che tale passaggio porterà vantaggi sociali ed economici” prosegue Angelo Riccaboni, Coordinatore del Gruppo di lavoro sul Goal 2 (Zero Fame) di AsviS.
“La valorizzazione dei prodotti italiani é fondamentale per proteggere tradizione e biodiversitá ma anche riaffermare l'evidente stretta relazione tra ‘cuochi’ e ‘produttori’ poiché sono parte della stessa filiera. Per questo motivo abbiamo lanciato l'iniziativa Adotta un produttore. Costruiamo filiere certe, più che corte e lavoriamo per adottare un produttore, locale" conclude Cristina Bowerman, chef una stella Michelin di Glass Hostaria e presidente di Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto.