Le creme spalmabili piemontesi passano ai reali del Marocco

Crema alla nocciola per il private label di gruppi come Esselunga, Conad, Carrefour e persino Walmart, nonché per il Pan di Stelle della Barilla. È il tratto caratteristico di NutKao, azienda di Cuneo da 320 milioni di ricavi, finita nel portafoglio della famiglia reale del Marocco. Un’operazione da circa 450 milioni di euro per un’azienda che dovrebbe chiudere l’esercizio in corso con un margine operativo intorno ai 40 milioni di euro.

Fondata 42 anni fa da Giuseppe Braida (ex dipendente della Ferrero), attualmente NuKao è gestita dai suoi figli Davide, Barbara e Monica. La maggior parte del suo fatturato proviene dall'estero (gli Stati Uniti sono il primo mercato di destinazione, grazie al polo produttivo di Battleboro, nel Nord Carolina).

Le caratteristiche dell’operazione

Secondo quanto emerso finora, l’acquirente è Al Mada, holding di investimento partecipata in larga parte dal re Mohammed VI e dalla sua dinastia. Si tratta della prima operazione condotta in Europa e il fatto che la scelta sia ricaduta su un’azienda italiana testimonia da una parte la qualità dell’azienda target, dall’altra l’attrattività di Impresa Italia nonostante i tanti freni allo sviluppo.

L’operazione verrà completata attraverso Teralys, braccio degli investimenti nell’agroalimentare nato un anno fa per puntare sulle società internazionali e sviluppare la filiera africana.

La ratio dell’acquisizione

"L'operazione - si legge nel comunicato diffuso dall’azienda - verrà perfezionata dopo l'ottenimento delle autorizzazioni amministrative. Teralys mira a lanciare nuovi prodotti con Nutkao e a rafforzare nuovi mercati, primo tra tutti quello africano”, sempre secondo il comunicato.

Per Teralys, questa acquisizione "è pienamente in linea con la sua strategia di investire a lungo termine nella strutturazione di progetti per l'agroindustria promuovendo lo sviluppo delle risorse africane e sviluppando ulteriormente la produzione locale".

Nutkao attualmente è sotto il controllo di White Bridge investment, che fa capo a un gruppo di imprenditori e professionisti. Nei mesi scorsi si sono fatti numerosi nomi di possibili compratori:le tedesche Baronie e Kruger, la francese Andros, la spagnola Natra e la Caffarel del gruppo Lindt, tra gli altri

Secondo rumors di stampa, la ratio è nel fatto che il continente africano è tra i maggiori produttori di fave di cacao, materia prima che NutKao utilizza per produrre le sue creme spalmabili. Da qui l’interesse per un’acquisizione che consente di controllare la filiera. Per altro, sei anni fa NutKao ha acquisito uno stabilimento in Ghana – Afrotropic – per concentrarsi proprio sulla lavorazione della fava di cacao, che verosimilmente aiuterà a rafforzare la filiera. Inoltre, nel tempo il gruppo piemontese si è rafforzato con Boerrineke (secondo marchio di creme spalmabili al cioccolato del Belgio con una distribuzione fortemente radicata nell’Europa settentrionale) e Antichi Sapori (specializzata nella lavorazione del pistacchio e dei prodotti di pasticceria e di ricorrenza).

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