L'export di vino italiano negli Usa è aumentato dell'8%: i wine lover americani preferiscono le bollicine che si confermano al top delle loro preferenze

Da un’analisi interna realizzata in occasione di Vinitaly dall’Alleanza cooperative agroalimentari sulle principali associate emerge che l'incremento delle vendite di vino negli Stati Uniti è ancora trainato dalle bollicine, in cima alle preferenze di consumo degli americani. “Gli americani sono storicamente grandi importatori di vini italiani e le bollicine sono da sempre in cima alle preferenze dei consumatori stelle e strisce -commenta Luca Rigotti, coordinatore vino di Alleanza Cooperative Agroalimentari-. I consumatori americani stanno tuttavia sempre più apprezzando tipologie di vino a bassa gradazione alcolica o vegan friendly”.

Con ricavi di 1,860 miliardi di euro registrati nel 2022 (Ismea), l’export dei vini italiani negli Usa si consolida come la voce più importante delle vendite oltre confine del vino italiano, con una quota che supera il 23%.

Gli Stati Uniti importano vino per 7 miliardi di dollari, pari a ciò che l’Italia esporta in tutto il mondo -conclude Rigotti-. Le nostre cooperative continuano a presidiare i mercati americani e fortunatamente l’impatto dei costi di produzione e delle spedizioni si sta attualmente ridimensionando".

Cooperative protagoniste dell'export

Da una recente indagine sul grado di internazionalizzazione delle cooperative vitivinicole realizzata da Ismea per Alleanza delle cooperative, ricavi da export delle cantine aderenti ad Alleanza cooperative hanno registrato, tra 2010 e 2022, una crescita del 130%, con un trend superiore all’andamento delle esportazioni nazionali di vino che nello stesso periodo sono cresciute del 101%. Alle tre centrali di Alleanza cooperative aderiscono 379 cantine con oltre 110.000 soci, una produzione pari al 58% del vino italiano, un giro d’affari di 4,8 miliardi di euro, il 40% del totale del fatturato del vino nazionale. Il fatturato aggregato derivante dall’export delle cantine cooperative è 2 miliardi di euro, pari a circa un terzo di tutto il vino italiano commercializzato all’estero. La valorizzazione dei soci è garantita da un livello medio di prevalenza mutualistica ben oltre l’82%. In termini occupazionali, la cooperazione vitivinicola associata dà lavoro a oltre 9.000 persone, di cui il 67% è impiegato a tempo indeterminato.

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