Tecnologia e trasformazione digitale sono sempre più al centro della crescita economica e sostenibile a livello planetario: si stima che il 60% del Pil mondiale nel 2022 sarà creato grazie al digitale. Il tema è stato al centro del dibattito "B20-G20 Dialogue on Digital Transformation", in vista delle riunioni ministeriali del G20 su Innovazione e ricerca che si terranno a Trieste il 5 e 6 agosto.
B20-G20 Dialogue on Digital Transformation https://t.co/umNumV6tNm
— B20 (@b20) July 28, 2021
Il ministro Colao delinea le 4 sfide
Il ministro dell'Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale Vittorio Colao ha parlato delle quattro sfide chiave che i paesi sono chiamati ad affrontare. Si parte da quella infrastrutturale per migliorare la portata della rete e la qualità della connessione. La seconda è avere condizioni paritarie per gli operatori di mercato, rafforzando l'equità e la trasparenza per i consumatori. La terza è la sfida della cooperazione, per trovare un equilibrio tra scelte pubbliche e private. La quarta, ma non ultima, è una sfida di conoscenza e competenze, per costruire una forza lavoro predisposta al digitale.
Per supportare questa crescita serve infatti puntare sulle competenze digitali. Un Kpi primario selezionato dal B20 -engagement group espressione del settore privato e delle confederazioni industriali dei paesi G20- è aumentare la percentuale di laureati Stem (Science, Technology, Engineering and Mathematics) che dovranno raggiungere il 30% entro il 2024, un obiettivo ambizioso visto nel 2018 ci si attestava al 24%.
“Dall’inizio della pandemia -dice Maximo Ibarra, chair della Task Force Digital Transformation del B20-, l’innovazione digitale ha garantito il mantenimento di una dimensione sociale e dei livelli produttivi in diversi settori. Da idea futuribile si è trasformata in elemento concreto per la vita quotidiana. Nonostante questo, sono diversi i gap che l’innovazione digitale deve superare per compiere la sua missione e come task force del B20 stiamo elaborando soluzioni per ridurre le lacune infrastrutturali in termini di capacità di connessione e possibilità di accesso alla rete e ai servizi, in un’ottica di collaborazione pubblico-privato, di tutela della sicurezza dei dati e di promozione degli investimenti in tecnologie sempre più innovative”.
B20 Italy, organizzato da Confindustria e presieduto da Emma Marcegaglia, ha predisposto una digital library di casi d'uso a livello mondiale per i servizi digitali, al fine di creare le basi per una piattaforma globale e accessibile per promuovere la trasformazione digitale, tra istituzioni internazionali e comunità aziendali.