Un giovane su due reputa la libertà d’espressione il valore più presente all’interno della società: questo il dato emerso da una ricerca di Eumetra commissionata da Lavazza nell’ambito del progetto “L’Italia che vorrei” con il quale l’azienda produttrice di caffè racconta l’evoluzione del Paese. “Con il progetto ‘L’Italia che vorrei’ Lavazza Qualità Rossa ha voluto nuovamente celebrare il Paese in cui viviamo e il futuro che sogniamo per le prossime generazioni utilizzando il linguaggio universale della musica -commenta Carlo Colpo, marketing communication director and brand home director del Gruppo Lavazza-. La ricerca offre nuovi spunti di riflessione e ci spinge a impegnarci maggiormente nel sostenere i giovani nei loro desideri e ambizioni con progetti come CivicoZero di Save the Children che Lavazza supporta”.
Per l’iniziativa “L’Italia che vorrei” Lavazza ha scelto tre artisti come ambassador, molto amati dai giovani: Marracash, Elodie e Levante, chiamati a immaginare un Paese che rispecchi tutte i valori necessari per essere migliore, un’Italia equa, giusta e libera. I tre artisti, inoltre, hanno firmato l’edizione limitata della miscela Lavazza Qualità Rossa disponibile in caffè macinato, grani e capsule A Modo Mio.
La ricerca Eumetra x Lavazza
La ricerca è stata svolta su un campione composto da due gruppi: i giovani tra i 18 e i 35 anni e gli over 36. Le nuove generazioni hanno bisogno di una società in cui siano centrali diversità, giustizia ed equità sociale; infatti, il 50% degli intervistati, in tema di musica, ha indicato gli stessi artisti come soggetti che si sono esposti negli anni nei confronti di questi principi: De Andrè, Fedez, Guccini, Tiziano Ferro. Senza stupore, si conferma particolarmente attenti al rispetto per l’ambiente tanto che solo 28% reputa che questo sia attualmente un valore della nostra società, mentre il 57% auspica che l’attenzione al Pianeta abbia un peso maggiore.
Nonostante le priorità dei due gruppi di ricerca siano sostanzialmente differenti, Eumetra evidenzia dei punti in comune su alcuni temi come il disaccordo sull’equità del nostro Paese. I più giovani esprimono desideri attinenti alla sfera individuale, mentre gli over 36 lasciano prevalere il riconoscimento sociale.
