Lavazza entra a piè pari nel mercato del caffè francese con una spesa di 700 milioni di euro che porta all’interno della società il brand Carte Noire di Koninklijke Douwe Egberts. Così l’azienda torinese sfrutta quel diritto d’esclusiva che le aveva consentito lo scorso luglio di presentare un’offerta vincolante di acquisto.
Con l’annuncio ufficiale di closing dell’operazione, datato 29 febbraio, la multinazionale mette le mani sul 20% di quota di mercato caffè in Francia, che diventa il secondo Paese per importanza dopo l’Italia, come conferma il vicepresidente Giuseppe Lavazza parlando di “matrimonio perfetto”.
Rilevate anche le attività retail del marchio, in particolare il caffè macinato e in grani, le soft pods e le capsule compatibili Nespresso. L’accordo comprende poi il sito produttivo di Lavérune in Linguadoca e la licenza di cinque anni del brand Senseo in Austria.
Nel complesso, l’obiettivo dichiarato è il raggiungimento di un fatturato pari a 2 miliardi di euro entro il 2020, di cui il 70% derivante dall’estero. Nel 2015 i ricavi Lavazza si sono attestati a 1,4 miliardi di euro (+8%), con l’oltreconfine che è valso il 55%.
Delineando percorso di crescita e sviluppi futuri, l’amministratore delegato Antonio Baravalle ha inoltre sottolineato come negli ultimi 12 mesi l'azienda abbia investito 1 miliardo di euro tra acquisizioni ed investimenti negli impianti, escludendo parallelamente l’ipotesi di un ingresso in Piazza Affari.