Vendere anche all’estero è una delle maggiori opportunità che offre un negozio online. Lo confermano i dati forniti da Shopify: a fine luglio 2021, circa il 30% dei merchant presenti sulla piattaforma di eCommerce (oggi ospita più di 1 milione e 700 mila imprese), aveva venduto all’estero. E con i marchi italiani si sale al 32%.
Queste cifre hanno indotto Shopify a cercare di permette ai propri merchant di vendere all’estero più facilmente, eliminando le complessità che rendono spesso difficoltoso il commercio internazionale. È nata così l’idea di Shopify Markets. Si tratta di una piattaforma di gestione centralizzata che permette di fare business in nuovi mercati, direttamente da un unico store. “Dai dati sulle performance dei negozi e dai sondaggi fatti presso i nostri merchant sulle loro esperienze di vendita all’estero -spiega Paolo Picazio, responsabile dello sviluppo in Italia di Shopify-, abbiamo notato che ci sono più difficoltà a incassare una vendita quando ci si rivolge a un compratore che parla una lingua diversa. Così proponendo una vetrina con informazioni nella lingua del cliente e prezzi nella sua valuta, abbiamo notato degli aumenti di performance fino al 40%. Questo perché anche se da un lato ci troviamo di fronte a un mondo sempre più globalizzato per quanto riguardagli acquisti, dall’altro ci sono evidentemente ancora diversi limiti a superare”.
Velasca e Alessi tra i primi brand italiani a utilizzare Shopify Markets
Due aziende italiane, Alessi e Velasca, saranno anche i primi merchant tricolore ad avvalersi della nuova piattaforma Shopify Markets. A riguardo, Enrico Casati, co-founder di Velasca, ha affermato: “Velasca ha sempre avuto l'ambizione di creare un brand di lifestyle italiano e con produzione made in Italy ma con un respiro internazionale. Software di vendita internazionali come Shopify facilitano il nostro lavoro e ci permettono di raggiungere e instaurare una relazione diretta con milioni di persone in tutto il mondo”.
Dal canto suo, Pablo Daniel, Chief Digital Officer di Alessi ha sottolineato che “il cross border eCommerce sta crescendo più velocemente di quello domestico: le abitudini delle persone sono cambiate contribuendo a incrementare le ricerche e le vendite online. Un’azienda internazionale come Alessi deve considerare questi aspetti e puntare su una strategia efficace che coinvolga tutti i mercati, soprattutto quei Paesi che spendono di più in e-commerce”.
Obiettivo della nuova piattaforma Shopify Markets è quindi permettere alle imprese di accedere più facilmente al commercio su scala globale per poter intercettare più consumatori. A tal fine, con Shopify Markets sono sufficienti pochi clic per abilitare lo store online alla vendita in altri mercati.
Customer experience su misura per ogni mercato
Oltre a gestire valute e metodi di pagamento locali, Shopify Markets consente, infatti, pricing e arrotondamento dei prezzi a seconda del Paese, la creazione di domini locali con automatica ottimizzazione Seo e la visualizzazione automatica della corretta valuta/lingua a seconda della provenienza dell’acquirente. Sono anche gestiti dazi e tassi d’importazione per conto dell’acquirente con l’obiettivo di eliminare costi di consegna aggiuntivi (i merchant possono contabilizzare queste spese già in fase di checkout)
Inoltre, gli insight svelati da Shopify, raccolti sulla base dei dati aggregati di tutti i merchant nel mondo, aiuteranno a determinare dove, come e quando vendere in modo più efficace in una nuova regione geografica. Le impostazioni smart, invece, consentiranno ai merchant di ottimizzare la gestione dell’e-commerce e di raggiungere quindi i migliori risultati possibili, senza dover dedicare un team operativo a livello globale. Per esempio, non dovranno più tenere traccia dei metodi di pagamento più diffusi a livello locale in ciascun mercato perché Shopify mostrerà automaticamente quali sono.
I merchant potranno inoltre creare facilmente vetrine localizzate da un unico store, gestendo tutto il business da una singola posizione all’interno del pannello di controllo. Questo garantendo anche esperienze di consumo personalizzate per ogni mercato, sia esso un singolo Paese oppure un’area geografica più ampia come l’Europa.