La vendemmia 2023 è stata la più leggera dal 1947. Lo certificano i dati ufficiali inviati dal ministero dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste alla Dg Agri. La produzione vitivinicola italiana dello scorso anno si ferma a 38,3 milioni di ettolitri: è un calo del 23,2% sui volumi del settore dell'anno precedente. Un dato in linea con quanto previsto a fine novembre dall’Osservatorio Assoenologi, Ismea e Unione italiana vini(Uiv).
Vendemmia, le cause del calo
Questa contrazione per il settore del vino è senza precedenti dal secondo dopoguerra, è stata determinata in particolare dagli attacchi della peronospora, malattia fungina provocata dalle frequenti piogge che ha colpito molti vigneti soprattutto del Centro Sud, riferiscono le istituzioni in un comunicato congiunto.
Vino, estate settembrina a due facce
Se si può trovare una nota positiva, comunque nel quadro di una riduzione di un quarto circa della produzione vitivinicola, è l’estate settembrina, che ha influito positivamente sulla qualità delle uve da vino. La stessa però purtroppo è stata anch’essa complice del calo della produzione, ulteriormente alleggerendo il raccolto.