La fusione delle 5 cooperative socie del Consorzio La Trentina in un unico organismo centralizzato è il passo conclusivo di progetto triennale annunciato la scorsa primavera. A rendere concreto il nuovo piano gestionale sono state le assemblee territoriali nelle quali è stato ampiamente approfondito il piano di lavoro futuro, che intersecherà gli obiettivi in funzione del nuovo assetto cooperativo.
Unanime l’assenso da parte dei soci circa il progetto di aggregazione. Le 5 cooperative che andranno a operare tramite il nuovo organismo centralizzato de La Trentina sono: Cooperativa Valli del Sarca, Cooperativa 5 Comuni, Cooperativa Casa, Cooperative Cofav e Cooperativa La Trentina.
In occasione delle assemblee sono stati presentati i Comitati Territoriali che daranno la possibilità ai soci di una determinata zona di nominare rappresentanti, cosa altrimenti molto difficile considerata l’ampiezza del territorio della futura cooperativa. I futuri amministratori hanno potuto così conoscersi e acquisire competenze sull’organizzazione della nuova cooperativa. I candidati amministratori de La Trentina nel nuovo assetto gestionale verranno pertanto scelti tra i membri dei Comitati Territoriali.
La trasformazione è sentita come un passo molto importante, ma è avvenuta come conseguenza naturale di una strategia di gestione mirata e specifica, dove l’alleanza con il Consorzio Melinda, sotto il coordinamento di Apot-Associazione produttori ortofrutticoli trentini, si è confermata la scelta vincente.
È dal 2017 infatti che le principali organizzazioni di produttori sul territorio hanno iniziato a lavorare in sinergia mettendo a valore i propri punti di forza per aprirsi a nuove opportunità di crescita, attraverso un sodalizio che si è rivelato non solo funzionale a livello tattico e commerciale, ma anche economicamente proficuo.
Apot rappresenta oggi i consorzi Melinda, La Trentina, e la Cooperativa Copag, per un totale di 4.789 soci produttori e 8.130 ettari di meleti, attraverso un sistema che occupa negli stabilimenti della provincia trentina 1.400 lavoratori.
"Lo scopo primario di un organismo centralizzato, così come lo abbiamo studiato e concepito nel corso di questi ultimi anni soprattutto grazie al dialogo tra soci, è quello di migliorare il nostro posizionamento, per cercare di stabilizzare il valore del liquidato -commenta Rodolfo Brochetti, Presidente de La Trentina-. L’ottimizzazione attenta dei costi significa poter concentrare i nostri sforzi sull’innalzamento della qualità produttiva e così poter raggiungere obiettivi commerciali più soddisfacenti e remunerativi”.
“Il prossimo passo -aggiunge Brochetti- sarà lavorare cercando di sviluppare dialogo e trasparenza, affinché questo nuovo sistema organizzativo possa diventare la leva principale della nostra crescita".
“Le assemblee zonali, informative prima e deliberative a seguire, sono state una preziosa occasione per condividere con tutti i soci il piano 2021-2024 -spiega Paolo Gerevini, direttore di Melinda e La Trentina-. Tale piano ha come obiettivo centrale quello di rendere La Trentina sempre più forte e attrattiva perseguendo la stabilità del reddito dei soci produttori così da far fronte ad un mercato melicolo nazionale ed europeo sempre più competitivo. Il piano si focalizza su 5 pilastri strategici quattro dei quali già in atto da due anni a questa parte che riguardano gli aspetti chiave della valorizzazione del prodotto dei nostri soci: le efficienze di costo tramite le sinergie tra Melinda e La Trentina, la commercializzazione e il marketing centralizzati, la qualità del prodotto e l’ammodernamento del mix varietale, oltre ad un assetto organizzativo che ha unificato direzione generale e reparti chiave, allo scopo di gestire in modo più efficace ed efficiente gli 8.000 ettari delle nostre OP. La fusione, deliberata con convinzione dai soci delle cooperative di Trentina, è un ulteriore pilastro che consentirà di ottenere da subito maggiore efficienza e snellezza operativa a beneficio di tutti soci. In conclusione, il percorso disegnato tre anni fa procede velocemente e la partecipazione attiva e convinta della base sociale ci conforta e ci è di ulteriore stimolo a procedere spediti”.