La spesa degli italiani si polarizza: strategie per il 2024 #Linkontro

#LinkontroNielsen | Volumi a rilento per il largo consumo a inizio 2024 e non si prevede una chiusura d'anno positiva. I dati Niq e GfK

Torna il calo dei volumi in Italia e cambia nuovamente lo scenario dei consumi nei primi mesi del 2024, con tendenze che delineano una spesa sempre più frammentata e polarizzata. Questo il quadro del largo consumo emerso dalla conferenza stampa che ha inaugurato l'inizio di Linkontro di NielsenIQ 2024, evento di assoluto riferimento per il settore.
Guardando nel dettaglio ai dati del Barometro Niq e GfK, nei primi tre mesi del 2024 nel largo consumo si è registrato un fatturato pari a 31 miliardi di euro. L’incremento a valore delle vendite del +3% (rispetto allo stesso trimestre del 2023) indica che il settore continua il suo percorso di crescita, anche se ad una velocità inferiore rispetto all’anno precedente (+9,5%), con un rallentamento determinato principalmente dalla discesa dei tassi di inflazione. La spesa degli italiani rallenta il ritmo ed i volumi registrano nuovamente un segno negativo del -1,3%, mentre il trend a valore è pari al +0,4%.

Parlando di previsioni e strategie di crescita con Mark Up, l'amministratore delegato Niq e Gfk, Enzo Frasio, ha spiegato: "L’anno è partito un po’ a rilento, rispetto alle aspettative, con un calo dei volumi per i prodotti confezionati del 1,3% nei primi quattro mesi del 2024. I fatturati, invece, sono ancora leggermente positivi per effetto di un’inflazione di circa due punti. La seconda parte dell’anno vedrà ulteriori cali del tasso di inflazione, con un impatto diretto sui fatturati. Per i volumi, invece, pur ipotizzando un recupero nei prossimi mesi, è difficile prevedere una chiusura positiva alla fine del 2024. Le aziende dovranno quindi mettere in campo strategie mirate per fronteggiare la contrazione dei volumi. È importante sottolineare che si tratta solo di una previsione basata sui dati attuali. L'andamento effettivo del mercato potrebbe discostarsi da questa stima in base a fattori esterni non prevedibili al momento".

Crescere diversificando i target, ripensando assortimento, promozioni e fedeltà

Nel complesso, si delinea "uno scenario di crescente polarizzazione, influenzato dall'incertezza economica e dal ridotto potere d'acquisto delle famiglie. In risposta alla permacrisi, si osserva una marcata focalizzazione sul presente, con un calo della pianificazione a lungo termine e un accorciamento del percorso d'acquisto. Tuttavia, emergono anche nuove consapevolezze e nuovi trend che testimoniano un’evoluzione dei consumatori. Da un lato, tematiche come il benessere, la salute e la sostenibilità offrono nuove opportunità per i brand. Dall’altro, l'analisi della popolazione italiana evidenzia come alcuni segmenti siano stati duramente colpiti dalla crisi -in particolare le famiglie con figli-, mentre altri continuano a ricercare valore, offrendo interessanti opportunità di crescita. In particolare, quello delle famiglie mature senza figli è un target con un alto potenziale, parzialmente ancora inespresso. Per i brand è fondamentale conoscere in maniera approfondita i diversi segmenti della domanda per modulare la propria offerta sulla base dei diversi bisogni e aspettative che li caratterizzano".
Quali sono, dunque, le aree sulle quali le imprese devono concentrarsi per affrontare il domani? "Per prosperare in un contesto frammentato e in continua evoluzione come quello di oggi, le aziende devono ripensare le proprie strategie adottando un approccio lungimirante e differenziato, nella consapevolezza che non esiste una formula che vada bene per tutti. Un primo aspetto sui cui lavorare è quello dell’efficacia delle promozioni: oggi più che mai è importante ripensare le proprie strategie per catturare l'attenzione dei consumatori e distinguersi dalla concorrenza, sfruttando i canali digitali e costruendo messaggi personalizzati. Bisogna ripensare l'assortimento, per offrire prodotti in grado di rispondere alle nuove richieste dei consumatori e alle tendenze del mercato. Infine, bisogna trovare nuove modalità per fidelizzare i clienti, puntando su un’estensione dei servizi offerti -in particolare nel settore retail- e creando esperienze uniche e coinvolgenti per rafforzare il legame con il brand".

Beni tecnologici e durevoli in continua contrazione

Nei primi tre mesi del 2024 per il settore dei beni tecnologici e durevoli la decelerazione - rispetto al 2023 - appare più evidente, con il rallentamento della domanda che tocca tutti i principali comparti. Dopo il calo registrato nel corso del 2023 (-1,1%), il mercato italiano ha infatti iniziato l'anno con un ulteriore ribasso, chiudendo il primo trimestre con un fatturato complessivo di 14,7 miliardi di euro, segnando una flessione del -3,8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Un trend rivelatore "priorità modificate nelle scelte di consumo degli italiani", rileva lo stesso Frasio.

 

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