Abbiamo vite iperattive. Essere sempre connessi fa sì che le giornate siano scandite da una consultazione compulsiva di notifiche, chat e contenuti virali. In questo clima da overload informativo il tempo diventa la risorsa più preziosa. Parallelamente, proprio a partire da questa mancanza di tempo, crescono i servizi che fanno a gara a chi raggiunge per primo il consumatore nel momento esatto in cui spunta il bisogno. Ed è proprio qui, all’incrocio tra always on e on demand economy che nasce e prospera il profilo di consumatore che incontriamo oggi. Si fa chiamare “fast & premium” ed è il risultato vivente della democratizzazione di servizi che prima erano riservati solo a chi aveva grande disponibilità di tempo e di denaro. Mentre a lui basta uno smartphone e una connessione web, il bisogno di semplificarsi la vita e la propensione per prodotti e servizi con una forte componente aspirazionale.
L'intero articolo su Mark Up n° 251