Nella società del futuro si tornerà a dare grande peso alle parole. Tutte le attività e le professioni che con essa avranno a che fare acquisteranno grande rilevanza: nuove forme di giornalismo e narrazione, nuovi poeti e scrittori, blogger e produttori di contenuti per v, cinema, letteratura. La scrittura -in quella che per troppi anni abbiamo definito società dell’immagine- sembrava dovesse irrimediabilmente soccombere, soggiogata dagli influssi ipnotici degli schermi. Nessuno avrebbe immaginato, invece, una generazione di nativi digitali che torna a scrivere e a leggere più di nonni e genitori. Gli schermi isolano, mentre le parole incise nero su bianco creano legami, come dimostra Wattpad, la piattaforma online di self publishing. Il tema è stato affrontato nel corso della tappa milanese del Festival della Crescita, nella sessione “Il grande ritorno della scrittura: scrivere per crescere”, con il linguista Massimo Arcangeli, il filosofo e scrittore Franco Bolelli, Paolo Costa dell’Università degli Studi di Pavia e la scrittrice Giuseppina Norcia. I relatori hanno spiegato che la curiosità, come l’immaginazione, è un’attività creativa essenziale, che si sviluppa con la pratica della parola. La parola incoraggia i giovani -così come gli adulti- a esercitare il loro potenziale interrogativo. Ciò che vogliamo sapere e ciò che possiamo immaginare sono i due versi della stessa pagina.
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