La prima colazione ha valore sociale e salutistico

Si tratta di un'occasione di consumo e di dialogo nella quale la famiglia si confronta. Vince il dolce sul salato. Purchè strizzi l'occhio alla salute (da Mark Up n. 254)

Il  momento  della  prima  colazione  mette  in  scena  tutta  la  creatività  degli  italiani. Se da una parte si opta per cappuccio  e  brioche,  magari  vegan  o  bio,  dall’altra  il consumo  mattutino  si  esprime  in  caffellatte  e  biscotti,  succhi  di  frutta,  fette biscottate  e  marmellata  fino alla frutta fresca e yogurt con cereali o alle più recenti scelte salutistiche macrobiotica e kousminiana. Un ventaglio ampio di proposte che vede nel salutismo un trend forte che andrà a consolidarsi negli stili di consumo degli italiani anche nei prossimi anni. La colazione  ha  un  valore  sociale  rilevante  perché rappresenta non solo il momento del risveglio, bensì un modo per stare  insieme  alla  propria  famiglia,  oltre  alla gratificazione di sapori e profumi. Lo conferma anche uno studio condotto da Nestlé attraverso un monitoraggio online in occasione del lancio su YouTube del video “Insieme per un buon giorno”: il 75% degli italiani ritiene che la colazione  rappresenti  anche  un’importante  occasione  di confronto  e  dialogo  su differenti temi quali il lavoro (64%), le commissioni da programmare per la casa (61%), la scuola (45%), i problemi del quartiere (38%). Gli italiani fanno colazione: 9 connazionali su 10 consumano regolarmente  il  pasto mattutino.  I  breakfast  skipper, ovvero coloro che saltano la colazione, sono scesi in due anni, secondo l’Osservatorio  Doxa-Aidepi,  da  14%  a  9%. Si registrano differenze tra uomini e  donne:  il  90%  del  genere  femminile  non  rinuncia  mai  al  pranzo  mattutino,  mentre la percentuale di maschi ligi alla colazione scende all’81% (fonte Nestlé). Cosa piace di più al palato degli italiani a  colazione?  Nel  nostro  Paese  il  gusto  dolce batte il salato perché piace a 6 italiani su 10. Si attesta, infatti, a 65% la quota di connazionali che ritiene che la prima colazione debba essere “zuccherina” così com’è nella tradizione italiana. I dati provenienti dall’Osservatorio Doxa-Aidepi sono chiari: solo il 7% degli italiani consuma una colazione salata, mentre 2 italiani su 10 (19%) alterna i due gusti. Ma entriamo nello specifico dei due menu per capire quali sono le categorie di prodotto  più  consumate.  Nella  scelta  “dolce”, gli italiani optano per i biscotti, scelti da 6 consumatori su 10 (58%), seguiti dalle fette biscottate. Seguono marmellata,  miele  e  creme  spalmabili (nocciola o cacao), cereali, merendine, yogurt. Il target dolce per eccellenza  è  femminile  (71%  versus  59%  maschile), ed è un gusto preferito dai giovani (70%). Nella “salata”, invece, la categoria più consumata è il pane, preferito  dal  72%  di  coloro  che  fanno  questo  tipo  di  colazione,  sia  fresco  (44%)  sia  confezionato  (28%).  Seguono  toast  (34%),  cracker,  salumi,  uova  e  focaccia che si posizionano nella fascia tra il 24%  e  il  27%  nonché  grissini  e  pizza,  rispettivamente 14% e 10% (fonte: Osservatorio Doxa- Aidepi).

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