La categoria degli spumanti
di maggior pregio e struttura
è quella che comunemente
si associa al metodo della rifermentazione
in bottiglia, chiamato
anche classico e che affonda
le sue origini nell’area
dello champagne. Tale metodo
si distingue dal quello charmat,
più idoneo alla produzione
di vini spumanti che utilizzano
vitigni aromatici o fruttati
(prosecco o moscato). Il metodo
classico, però, definisce solo
una tecnica di produzione e
non parametri qualitativi particolari,
non ha un nome, un
marchio, un logo comune che
identifichi con facilità le bottiglie
prodotte in Italia. Certo nel
nostro paese, ci sono associazioni
e istituti che li rappresentano
degnamente, quali Alta
Langa per il Piemonte, il Franciacorta
e Oltrepò Pavese per la
Lombardia, Trento Doc per il
Trentino, ma tutti fanno riferimento
a un territorio e alla sua
vocazione produttiva.
I contenuti dell'articolo
- Marchio collettivo
- Accessibilità garantita
- Panorami futuri per l’offerta spumantistica