La diversity ai brand conviene: ecco i numeri che lo dimostrano

L'80% degli italiani preferisce marchi inclusivi. Non solo. Sono anche nettamente più propensi a consigliarli, fattore che per le aziende va ad incidere direttamente sul profitto. I risultati della ricerca presentati al primo Diversity Brand Summit

Non si tratta solo di una presa di posizione etica o compassionevole nei confronti delle minoranze, o presunte tali. La diversity alle aziende conviene perché sono i consumatori a chiedere un business e un marketing della realtà e perché un approccio inclusivo a 360 gradi migliora le performance interne ed esterne.
Nel complesso, poi:

Solo 1 italiano su 5 non è sensibile al tema della #diversity Condividi il Tweet

A confermarlo è la prima edizione del Diversity Brand Summit, dove è stata presentata una survey che ha raccolto le percezioni degli italiani su sette diverse forme di diversità: età, disabilità, etnia, genere, orientamento sessuale, religione e status socio-economico. L'evento, a cui Mark Up ha preso parte, è stato ideato da Francesca Vecchioni, presidente dell'associazione no profit Diversity e da Sandro Castaldo, professore di marketing alla Bocconi, partner fondatore di Focus Management nonché opinionista di questa testata.

Ma quali sono i risultati concreti dell'indagine?
Tanto per cominciare: il 52% dei consumatori italiani privilegia brand che investono sull’inclusione, valore che sale all’80% se si includono le persone che scelgono brand inclusivi per ragioni che le coinvolgono direttamente.

Secondariamente: la propensione a consigliare un brand (Net Promoter Score: un “misuratore” del passaparola) aumenta quando questi sono più inclusivi, arrivando fino al 70,8%. Al contrario, per le aziende percepite come non inclusive dai consumatori questo valore scende fino al -43%, con un numero di detrattori (persone che parlano male) più che triplo rispetto ai promotori. Parliamo di un indice che incide direttamente sul profitto aziendale.

Come sottolinea il prof. Castaldo:

la #diversity genera fiducia nei confronti dei marchi ed alimenta positivamente la brand equity Condividi il Tweet

"La scelta del brand da parte dei consumatori è oggi più che mai una scelta di valori condivisi e somiglianza con noi. E se guardiamo la società italiana ci accorgiamo che è ricca di diversity", evidenzia Francesca Vecchioni.

Nel corso del Summit è stato presentato anche il primo Diversity Brand Index, l'indicatore che misura la capacità dei brand di essere percepiti come inclusivi e di promuovere una cultura di questo tipo. I marchi più virtuosi sono in fase di selezione e concorrono alla vittoria del Diversity Brand Award, che verrà annunciato a febbraio 2018.

Continuate a seguire la tematica su Mark Up.

 

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