La crisi non ferma il commercio digitale, ma lo trasforma

Comparazione di prezzi, second hand, user generated content e intelligenza artificiale: il nuovo volto dell’eCommerce

La trasformazione dello shopping on line ha seguito, dal post pandemia, due strade parallele: da un lato ha portato a un’evoluzione degli store fisici che hanno integrato al loro interno modelli phygital sia per la gestione ordini e assortimenti sia per consentire prove virtuali in mancanza degli articoli in store. Questo primo aspetto è legato al ritorno nel negozio fisico e alle preferenze verso gli acquisti di prossimità accordate già in tempi pandemici. Dall’altro lato, il mondo dell’eCommerce ha implementato la sua collaborazione con i social da una parte – e relativi contenuti generati direttamente dagli utenti, Ugc – e proseguito con la ricerca di innovazioni tecnologiche atte a incontrare desideri e anticipare tendenze d’acquisto degli italiani.

Piccoli e medi in crescita

Come rilevano i dati del white paper pubblicato dal comparatore di prezzi internazionale Idealo, il settore gode di buona salute: l’85% degli utenti digitali effettua in media almeno un acquisto online al mese; di questi, il 24%, compra una volta a settimana.
È interessante notare come il fenomeno non riguardi esclusivamente i colossi dello shopping on line, ma abbia invece un impatto notevole su piccoli e medi e shop, che riescono a essere competitivi rispetto ai big player ed emergere anche grazie alla possibilità di comparare i prezzi e scegliere le opzioni più convenienti e in linea con la ricerca di risparmio degli italiani, leitmotiv, questo, che sta ridimensionando le preferenze di consumo. Non è più il momento per gli acquisti d’impulso: il superfluo ha abbandonato sia i carrelli della spesa reali che quelli digitali, definendo scelte ben più ragionate di un tempo, consapevoli e informate. Il 39% ricorre alla comparazione prezzi per poter leggere le recensioni di altri utenti e il 38% per confrontare più prodotti allo stesso tempo. Sui siti di comparazione si cercano soprattutto offerte speciali e sconti (46%), preferendo realtà meno note a fronte di maggiori risparmi (67%), soprattutto per il pubblico maschile e la fascia d’età tra i 16 e i 24 anni. Particolarmente apprezzato dal 37% del campione anche l’alert, utile a segnalare la riduzione di prezzo. La ricerca del risparmio on line fa anche rima con second hand (l’interesse è aumentato del 4% rispetto all’anno precedente) soprattutto per il tech con in testa cellulari e smartphone (63% di richieste rispetto al totale) e notebook che hanno registrato un’impennata del +110% rispetto all’anno precedente. Abbigliamento e prodotti tecnologici sono le principali categorie acquistate on line, soprattutto dalla fascia 45-55 anni. ma non le uniche. Come emerge dal white paper Idealo, si compra on line anche articoli beauty e profumi (31%), prodotti per la salute (24%), per gli animali (22%) e ancora legati al mondo gaming (21%) a stili alimentare (19%), arredamento e giardino (18%) e sport e outdoor (16%).

Dall’intenzione alla pianificazione

Sempre Idealo fa riferimento ai periodi dell'anno in cui sono maggiormente frequenti alcune tipologie di acquisti. Un'informazione, questa, utile alle aziende nella pianificazione delle offerte. Se il black friday, che nello scorso anno si è ampliato in un black month, le categorie più desiderate afferivano al mondo tech (smartphone, smartwatch, televisori, notebook in testa), nella top 100 sono però state evidenziate tipologie di prodotti maggiormente variegate e in linea con il periodo (scarpe da neve, hairstyler, stufe elettriche, asciugatrici, calendari dell'Avvento). La preferenza d'acquisto a novembre 2023 è stata on line per il 56,7% degli intervistati, anche se il 37,5% ha acquistato sia on line che in negozio. Se prendiamo in considerazione le stagioni, si nota come l'inverno preveda tra i desideri d'acquisto più diffusi sneakers, profumi, frigoriferi, scarpe da corsa e cartucce per stampanti; in primavera le intenzioni riflettono il desiderio di outdoor della stagione indicando integratori, droni, sedie da giardino, cuffie e action camera; l'estate è il momento dell'abbigliamento e dei prodotti per gite ed escursioni, ma anche per riprendere passioni legate al gaming (consolle, dispositivi di archiviazione e schede video sono tra i prodotti più presenti); infine l'autunno lascia spazio a dispositivi di sorveglianza, passeggini, stampanti multifunzione e lavatrici.

Il ruolo dei video

I video realizzati dagli utenti sui social che raccontano la loro relazione con i prodotti attraverso unboxing, seguendo il recente trend "get ready with me" (#grwm), provando e sperimentando e intrecciando questi contenuti alle recensioni,rappresentano un boost per l’e commerce. Skeepers, tech company specializzata nella creazione di esperienze di acquisto autentiche attraverso User Generated Content (UGC), nella sua analisi dedicata alle possibilità di conversione per l’e commerce fornite dall’utilizzo dei video (secondo ninja.it è fino all’80%), ha rilevato come i trend dei creatori e il loro utilizzo attivo dei prodotti possano generare esperienze d’acquisto positive. Un fenomeno avviato già con i primi unboxing che replicando l’emozione dell’aspettativa, l’immagine del regalo da scartare, fornivano una serie di informazioni utili, dall’aspetto alla funzionalità prodotto. L’evoluzione è arrivata con le recensioni prodotto approfondite largamente determinate dalla presenza di influencer e creator, a maggior ragione se già punti di riferimento per il settore del prodotto.Se da un lato la tendenza dei contenuti realizzati dagli utenti sarà secondo Skeepers in crescita e sempre più integrata nei canali prodotto, le nuove tecnologie e le possibilità offerte dalla realtà virtuale porteranno a recensioni sempre più interattive unite a prove prodotto che andranno a ridurre sempre più la barriera tra esperienza in store e on line.

Intelligenza artificiale

Infatti, tra le novità tech che stanno trasformando l’e commerce si sta facendo spazio l’intelligenza artificiale. Il motore di ricerca di moda Stileo, nella recente edizione del suo report annuale “Year in Review” ha esaminato il rapporto tra consumatori e intelligenza artificiale nel settore dello shopping on line dedicato al fashion. Rispetto all’utilizzo della tecnologia, nota al 30% dei consumatori, persiste da parte degli utenti ancora un senso di disagio (37%) a prescindere dall’aspetto nell’esperienza d’acquisto, mentre il 25% dichiara di apprezzare le soluzioni AI che consigliano prodotti e il 59% utilizza la ricerca visiva per ritrovare online e a un miglior prezzo prodotti ha visto offline. Anche in questo caso prevalgono due aspetti caratterizzanti il nuovo approccio nei consumi: immediatezza e semplicità d’utilizzo, praticità, dunque e risparmio. È infatti scarso l’interesse rispetto a vestiti creati dall’intelligenza artificiale o proposte di modelli non reali.
Oltre alla ricerca visiva, sono invece apprezzati gli utilizzi dell’AI per la ricerca del migliore articolo per le proprie esigenze e per l’assistenza clienti.

 

 

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