Il settore italiano della cosmetica è cresciuto dell’11% tra il 2021 e il 2022, arrivando a valere 18 miliardi di euro, con 67mila persone occupate. Il dato è stato diffuso da Cribis, che ha analizzato le caratteristiche di un comparto cruciale per l’industria italiana.
La situazione dei pagamenti
Dall’analisi è emerso che il 39,6% delle imprese di questo settore rispetta i termini prestabiliti di pagamento alla scadenza (contro la media italiana del 40,4%), mentre solo il 7,1% delle imprese paga con oltre 30 giorni di ritardo (contro il 9,1% della media italiana).
Rispetto a quanto era accaduto nello stesso periodo del 2021, nel 2022 vi è stato un incremento dei pagatori regolari (1,1 punti percentuali) e una leggera diminuzione dello 0,7% nella classe di ritardo più grave (7,1% a dicembre 2022 vs. 7,8% del 2021) a testimonianza di un superamento del difficile periodo caratterizzato dalla pandemia da Covid-19.
Tendenze che ora andranno saggiate alla luce del rallentamento in atto nel ciclo economico, anche se le ultime stime considerano poco probabile una caduta in recessione, propendendo piuttosto per un anno di crescita debole per il nostro Paese.
Tornando all’analisi di Cribis, l’ultimo trimestre del 2022 ha registrato un miglioramento della qualità dei pagamenti sia rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente che rispetto al quarto trimestre del 2019, l’ultimo pre-covid. La variazione dei pagamenti alla scadenza si attesta in aumento rispetto al quarto trimestre del 2019 (+4%) e 2021 (+1,1%).
Lombardia in testa
La regione che registra la più alta presenza di imprese operanti nel settore è la Lombardia (15,4%), seguita da Campania (13,8%) e Lazio (10,6%).
Mentre Valle D’Aosta e Molise occupano le ultime posizione del ranking regionale con una quota pari al 0,2% per la prima e 0,4% per la seconda.