di Massimo Gianvito
La IV Gamma vale circa 3 miliardi di euro nei cinque principali mercati UE, di cui il 33% realizzati in Gran Bretagna e il 26% in Italia, cosa che fa del nostro Paese il secondo mercato continentale. Seguono Francia e Spagna. La Germania si assesta poco sopra l’11%. I dati sono contenuti nello studio: “L’eccellenza italiana – Il valore della IV gamma nel mercato italiano ed europeo”, realizzato da Valdani Vicari e Associati Bruxelles.
- In tutti i Paesi presi in considerazione la vendita della verdura è ancora preponderante rispetto alla frutta. Per l’alto livello di servizio ma anche perché sono disponibili porzioni più vicine a quanto è necessario permettendo così di ridurre gli sprechi.
- La IV Gamma si inserisce nella più generale attenzione per il benessere e il vivere sano, un atteggiamento che tende a premiare gli alimenti alternativi alla carne
- In Italia la IV Gamma rappresenta un vero e proprio ecosistema dove operano i produttori di materie prime, i produttori di packaging, di macchinari e la distribuzione. Un ecosistema che complessivamente considerato vale quasi un miliardo a fronte dei quasi 750 milioni di vendite realizzate dalla sola gdo.
- Sottolinea a questo proposito Francesco Pugliese, Ad e Dg di Conad che “in Italia ci sono circa 200 aziende che operano in questo settore mentre in Francia sono circa una decina. Forse è una situazione in cui l’offerta supera la domanda, c’è fin troppa competizione. Serve più concentrazione per creare un sistema più efficiente”.
- Secondo Gianfranco D’Amico, presidente del Gruppo IV Gamma di AIIPA e Ad di Bonduelle Italia “Ora è il momento di puntare su attività di marketing più strutturate a sostegno di questa categoria”.
- “Siamo diventati il secondo mercato europeo quasi senza fare niente -conclude Mario Gasbarrino, Ad di Gruppo Unes- e oggi non mancano ulteriori opportunità di crescita. In alcuni dei nostri punti di vendita abbiamo tolto i dolciumi dalle avancasse e li abbiamo sostituiti con la frutta già tagliata”.