Terza puntata della videorubrica “Vita da manager in America” curata da Ennio Ranaboldo. Dedicata all’esperienza dei dirigenti italiani che lavorano negli Stati Uniti presso aziende non solo italiane, e a quelli americani che operano per imprese italiane. Tre domande chiave e un minuto per ciascuna risposta. Un invito alla condivisione di strategia e “best practices”, ma anche idee su come affrontare e gestire le sfide più pressanti ed impegnative.
Nato e cresciuto a Bra, in provincia di Cuneo, dove ha avuto origine Slow Food, il movimento fondato da Carlin Petrini, Dino Borri ha iniziato la sua carriera nel cibo nel 2000 proprio con Slow Food dove aveva incarico di organizzare e coordinare gli eventi gastronomici. La collaborazione con Eataly comincia a Torino, nel 2008, con la responsabilità dello sviluppo internazionale dei punti vendita Eataly. Vive e lavora in Giappone per un anno dove cura le aperture locali e, nel 2010, si trasferisce a New York per il lancio del primo negozio americano che ha avuto, ed ha tuttora, un successo clamoroso. Ambasciatore della qualità italiana e dello stile di vita mediterraneo, Dino ha oggi un ruolo strategico nello sviluppo di nuove collaborazioni ed alleanze per il gruppo Eataly nelle Americhe. È sposate con Celine, padre di Edem, due anni, ed è un appassionato newyorchese di adozione.
Eataly in Nord America Dopo il primo negozio, all’incrocio tra Quinta Strada e Broadway, sono stati aperti i punti di vendita di Chicago, Boston, il secondo negozio a Manhattan, quello imminente di Los Angeles, a cui seguiranno Las Vegas e Toronto in Canada, e in altre città americane come San Francisco e Washington, D.C.. Il “sistema” Eataly, nella sua unica combinazione tra mercato, somministrazione e ristorazione non ha ancora emuli di rilievo negli Stati Uniti e continua ad essere testimonianza ed esperienza, per centinaia di migliaia di consumatori locali e di visitatori, della migliore produzione agro alimentare italiana.