Oltre 4 professionisti italiani su 5 desiderano una nuova carriera, che permetta loro di guadagnare di più. Uno su due per raggiungere questo obiettivo guarda all'estero e preferibilmente ai settori Tech (30%), Finance (18%), Legal (14%) e Sanità (10%).
Questo lo scenario emerso dalla nuova ricerca presentata da LinkedIn, che pubblichiamo a stretto giro dalla nostra riflessione sul perché le aziende italiane non riescano ad attrarre i millennial di talento. Un problema, dunque, che pur risultando acuito nella fascia dei giovani adulti, tocca significativamente anche i senior.
Nonostante questo, però, solo il 37% degli intervistati ritiene di possedere le competenze professionali adatte per “fare il grande salto”, con il 54% dei lavoratori che ammette di averne solo qualcuna, e di doversi assolutamente preparare in maniera diversa per poter affrontare nuove sfide professionali.
Solo il 54% degli italiani, inoltre, pensa che il proprio lavoro esisterà ancora tra 20 anni, mentre il 29% crede che il proprio profilo professionale rimarrà solo in parte simile nelle caratteristiche a quello attuale. Prevedibilmente, questo senso di sicurezza aumenta (65%) tra i più giovani della Generazione Z (18 – 23 anni circa), già oggi impegnati in lavori inesistenti fino a qualche anno fa, mentre decresce (52%) tra i più adulti (39 – 53 anni).
Nota metodologica. Il sondaggio è svolto dalla società di ricerca Mortar su un campione di circa 10.000 persone nell’area Emea, di cui 1.000 in Italia, divisi per fasce d’età e sesso. Data la portata del campione nel nostro Paese è quindi da considerare un margine di errore numerico, pur confermando la macro-tendenza rilevata.