L’agricoltura sostenibile, con particolare attenzione ad aspetti ambientali e sociali conviene. O meglio, interessa sempre di più al consumatore, che non si fa più solo guidare da qualità e prezzo per la spesa alimentare, come evidenzia il 9° Rapporto dell’Osservatorio sull’Innovazione e Sostenibilità della produzione agricola realizzato da Agri2000 e presentato ad Expo.
- I risultati portano in luce alcune chiare ed importanti tendenze. Una su tutti: gli italiani chiedono maggiore chiarezza informativa sulle referenze presenti nei punti di vendita, dove si vorrebbero indicazioni trasparenti sui prodotti derivanti da agricoltura sostenibile.
- A livello di sensibilità, gli aspetti che catturano maggiormente l’attenzione sono quelli legati alla sostenibilità ambientale, scelti dal 66% del campione, rispetto a quelli socioeconomici (34%).
- In termini percettivi, sostenibilità per i consumatori significa impiego di tecniche di coltivazione a basso impatto (61%), ridotto impiego di prodotti chimici come fertilizzanti e agrofarmaci (57%), salvaguardia del territorio rurale e riduzione rischio idrogeologico (31%), attenzione al mantenimento della biodiversità nelle campagne (37%) e impiego di tecniche per la riduzione dei consumi idrici (27%).
- La sostenibilità socioeconomica per gli italiani corrisponde invece a un’attenzione alle condizioni di lavoro degli addetti agricoli (24%), un’adeguata remunerazione dei produttori agricoli (20%) e il mantenimento delle comunità nelle aree rurali (18%).
- Per quanto riguarda la fiducia, infine, le fonti più autorevoli vengono considerate le organizzazioni agricole (48,5%) e le associazioni di consumatori (45,2%). Meno credibili le università (25%) e le istituzioni (23%).
“Serve un nuovo modo di comunicare al consumatore ciò che sta dietro la produzione. Si tratta di valori importantissimi per ogni cittadino e capaci di spostare le scelte di acquisto”, sottolinea Camillo Gardini Presidente di Agri 2000.