Investimenti: Italia più attrattiva secondo un nuovo indice

Il Global Attractiveness Index presentato da The European House-Ambrosetti farebbe salire il nostro Paese in 14° posizione. Necessario un dibattito metodologico sul rating.

Le classifiche internazionali hanno assunto un peso crescente nell’orientare le decisioni di investimento e le politiche pubbliche, ma presentano dei limiti di rappresentatività e, nel caso di alcuni Paesi come l’Italia, stridono con le reali capacità competitive del territorio. Questo uno dei punti fondamentali del report presentato dal The European House – Ambrosetti alla 42° edizione dell’annuale forum “Lo scenario di oggi e di domani per le strategie competitive”.

Secondo lo strumento di analisi introdotto dallo studio, il Global Attractiveness Index, l’Italia si posizionerebbe 14° nel ranking dell’attrattività, con notevole balzo in avanti rispetto al 45° posto assegnatole dal popolare Doing business report della World Bank. La questione è tanto controversa quanto di rilevanza critica per la nostra economia.

Global_Attractiveness_Index

“È mancato finora uno sforzo tendente a misurare, in termini comparativi, l’attrattività dei diversi Paesi attraverso un indice composito in grado di sintetizzare la multidimensionalità di questo concetto”, ha rilevato in proposito il Professor Enrico Giovannini, ex-presidente dell’Istat ed ex-Ministro del Lavoro.

“Siamo ossessionati dal rating ma privi di un'elementare cultura delle classifiche. Risultato: le subiamo senza fare nulla per cambiarle”, ha ribadito Ferruccio De Bortoli, Presidente Casa Editrice Longanesi e Associazione Vidas.

È in questa direzione che il Global Attractiveness Index si propone di lavorare, introducendo ad esempio un Indice di Dinamicità e un Indice di Sostenibilità che, ad integrazione e completamento dell’Indice di Posizionamento, misurano rispettivamente la variazione del livello di attrattività nel breve periodo (ultimi 3 anni) e quanto il posizionamento di un dato territorio sia effettivamente sostenibile.

Per scaricare il report completo clicca qui.

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