Intesa, a Kyndryl Company, società accreditata come Certification Authority, ha ottenuto da parte dell’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) l'autorizzazione per integrare il riconoscimento mediante Carta d’Identità Elettronica (Cie) all’interno dei propri servizi, in qualità di service provider accreditato. Cie è uno dei sistemi di identità digitale notificato dall'Italia all’UE e grazie al suo Level of Assurance, potrà consentire l'accesso all’European Digital Identity Wallet, che permetterà a tutti i cittadini UE, entro il 2024, di poter utilizzare la propria identità digitale in modo interoperabile e internazionale.
Per Intesa si tratta di un risultato importante che la proietta nel novero delle primissime imprese private in grado di offrire servizi accessibili tramite Cie. Secondo i dati dell’Osservatorio Digital Identity del Politecnico di Milano, solo l'8,3% dei 27,5 milioni di titolari di Cie utilizzano questo tipo di autenticazione per l'accesso ai servizi online ma il numero è destinato a crescere rapidamente.
Secondo Giuseppe Mariani, General Manager di Intesa: "Ci aspettiamo che la percentuale di utenti che utilizza abitualmente CIE aumenti sensibilmente nei prossimi mesi e anni. Significa che Intesa non solo sarà tra i primissimi service provider CIE, ma anche che riuscirà ad anticipare i tempi del cambiamento. Integrare il sistema di identificazione CIE all’interno dei nostri servizi consentirà a sempre più utenti un accesso veloce e sicuro. Un grande traguardo."
Secondo Matteo Panfilo, chief solution officer di Intesa "Ulteriore aspetto da non sottovalutare nell’evoluzione di CIE è la sua integrazione con l’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente .Questa caratteristica è un primo passo verso l’integrazione con banche dati nazionali sempre aggiornate, che potrebbe rendere ancor più agevoli i controlli di sicurezza in merito all’utilizzo del documento".